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Rc auto, secondo l'Oua in Parlamento si consuma una truffa ai cittadini

Secondo gli avvocati, si tagliano i risarcimenti, si aumentano i costi per avere giustizia, e si riduce il diritto di difesa

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Le commissioni Attività produttive e Finanze della Camera ieri sera hanno iniziato a votare gli emendamenti al decreto Destinazione Italia. Ancora non affrontato il nodo dell'Rc auto (l'articolo 8) sul quale si discuterà con molta probabilità la prossima settimana. Nella pioggia di emendamenti al decreto, sono in arrivo alcune richieste di modifica presentate da parlamentari di Pd, Fi e Sc, che mirerebbero sia a sopprimere che a modificare sostanzialmente l'articolo 8. Secondo l'Organismo unitario dell'avvocatura (Oua), in Parlamento si sta consumando l'ennesima truffa a danno dei cittadini: si tagliano drasticamente i risarcimenti per gli incidenti gravi e mortali, si mette tutto in mano della compagnie, si aumentano i costi per avere giustizia, si riduce il diritto di difesa".

La denuncia dell'Oua si riferisce a diversi emendamenti che "risultano drammaticamente peggiorativi e frutto di evidenti e intollerabili pressioni lobbistiche". Nel mirino c'è la proposta di "tabellare il danno da morte, ovviamente al ribasso, lasciandone la determinazione ad atti amministrativi del ministero dello Sviluppo Economico"; ma anche le richieste di introdurre "costosi arbitrati obbligatori" e di inserire "improvvisate modifiche sanzionatorie penali con effetti anche sull'avvocato che difende il danneggiato in una causa civile". Per l'Oua sono inaccettabili anche "le limitazioni risarcitorie introdotte indirettamente attraverso la previsione di obblighi generici di condivisione dell'ammontare del danno tra danneggiato e debitore o i tentativi di imporre curiose strutture dirigiste che dovrebbero determinare la pretesa corretta determinazione dell'ammontare del danno".

Con gli interventi sulla Rc auto si sta "consumando una vera aggressione alle garanzie e alle tutele dei cittadini", lamenta l'Oua, spiegando che il danneggiato "ha perso il diritto di riparare l'auto dove ritiene opportuno" e quelli al "risarcimento del danno al mezzo nel caso di mancata riparazione", all'integrale risarcimento, al rimborso delle spese mediche e di cura, e il diritto di cedere il credito. Peraltro il diritto al risarcimento sarà perso se la richiesta danni non sarà formulata entro 90 giorni dal fatto. Di qui l'appello ai parlamentari affinché siano bloccate le norme che "favoriscono esclusivamente le Compagnie assicurative a scapito dei diritti dei danneggiati".

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