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Nella commissione parlamentare sulle banche si è parlato di Cattolica

Intervento del segretario generale di Ivass, Stefano De Polis: gravi irregolarità ma ora Cattolica è solida

Nella commissione parlamentare sulle banche si è parlato di Cattolica
La commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario ha ascoltato ieri il segretario generale dell’Ivass, Stefano De Polis. L’audizione ha avuto come oggetto “le recenti vicende di Cattolica Assicurazioni”, a cui l’autorità di vigilanza ha contestato una serie di carenze nella governance chiedendo un profondo ricambio nella composizione del cda in occasione della prossima assemblea.

Oltre che oggetto di attenzioni da parte dell’Ivass (e della Consob) Cattolica, è anche toccata da un’inchiesta della magistratura, a causa di una governance che l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, nei suoi verbali ispettivi, ha giudicato "carente e foriera di rischi gestionali", con un cda "subalterno al presidente Paolo Bedoni" e "incapace di esercitare le sue funzioni di indirizzo e controllo".  

Gran parte dell'audizione, durata un paio di ore, è stata secretata in quanto il procedimento sanzionatorio non si è ancora concluso e poichè, trattandosi di una società  quotata, si sono volute evitare turbolenze in Borsa. Nelle prossime settimane, riferiscono fonti parlamentari, le audizioni proseguiranno: tra i probabili convocandi, in un calendario ancora da definire, figurano gli attuali vertici di Cattolica, Bedoni e l’amministratore delegato Carlo Ferraresi, il suo predecessore Alberto Minali come pure potrebbero essere sentiti i rappresentanti della Consob e del gruppo Generali, diventato primo azionista di Cattolica.
 
Come noto Ivass e Consob hanno avviato a fine 2019 ispezioni parallele “per verificare il sistema di funzionamento del governo aziendale” di Cattolica dopo il blitz che aveva portato alla cacciata di Minali. Le “rilevanti irregolarità gestionali” frutto di “serie disfunzioni” della governance hanno spinto l’authority a chiedere un profondo ricambio del consiglio che avverrà nell’assemblea del 13-14 maggio, assicurando, assieme alla trasformazione in spa e all’ingresso di Generali, un futuro meno agitato alla compagnia veronese.

“L’azienda rinnovata nella governance – ha detto De Polis – presenta solide basi per l'esercizio e lo sviluppo dell'attività assicurativa”, mentre “l’attività della compagnia e della sua rete distributiva è proseguita e prosegue con regolarità”. Inoltre, grazie alla ripresa dei mercati e all'ingresso di Generali, ha rassicurato De Polis, la compagnia dispone di un indice di solvibilità  “su livelli di piena affidabilità”, pari al 181% del minimo regolamentare.


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