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Ivass sostiene il decreto legge Brexit

Stefano De Polis, segretario dell'istituto di vigilanza, è intervenuto ieri in audizione al Senato

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Secondo l’Ivass, il dl Brexit “è sufficientemente robusto e adeguatamente flessibile per affrontare gli effetti di una discontinuità istituzionale, politica e amministrativa senza precedenti”. Lo ha affermato Stefano De Polis, segretario generale dell’istituto di vigilanza, intervenuto ieri in audizione alla commissione Finanze del Senato in vista della conversione del decreto legge volto a temperare eventuali effetti perversi dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
Secondo De Polis, le disposizioni del decreto “sono in grado di mitigare i potenziali pregiudizi per la clientela e di garantire al contempo agli operatori un adeguato periodo per organizzare un’uscita ordinata dal mercato italiano, qualora non intendano richiedere le autorizzazioni necessarie a stabilirsi in un Paese Ue”. Pertanto, ha aggiunto, "le scelte normative contemplate dal decreto sono condivisibili in quanto funzionali a perseguire le finalità della vigilanza e di tutela del consumatore di prodotti assicurativi”.
Per le imprese britanniche che operano nel settore, ha ricordato De Polis, l’Italia è il primo Paese dell’Europa a 27 per numero di assicurati (9,7 milioni) e riserve tecniche (3 miliardi di euro), nonché il quarto mercato per premi raccolti (1,7 miliardi di euro).

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