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Credito, l'Europa che corre rischia meno

Coface migliora il rating di Germania, Austria, Regno Unito e vede positivo per la Spagna: il merito è della ripresa degli investimenti

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L'Europa migliora il proprio profilo di rischio. Coface, uno dei principali player per quanto riguarda l'assicurazione del credito, ha alzato le proprie valutazioni verso numerose economie europee. Germania, Austria, Regno Unito e Spagna migliorano grazie alla ripresa degli investimenti. Secondo l'assicuratore "in Europa Occidentale la ripresa ha condotto alla stabilizzazione, persino a un miglioramento dei rischi".

I dati del primo trimestre 2014 confermano una generale accelerazione della crescita mondiale: secondo le previsioni di Coface, dopo un 2,6% nel 2013, il 2014 si chiuderà con una crescita vicina al 3% e fino al 3,3% nel 2015. L'Euro Zona crescerà meno (all'1,1%), ma è già qualcosa dopo la recessione e le crescite striminzite. Per quanto riguarda invece il resto del mondo, gli Stati Uniti continuano a guidare la ripresa dei Paesi occidentali, registrando una crescita al 2,7% nel 2014, nonostante le difficoltà dello scorso trimestre con un pil recessivo dell'1%.

Nel dettaglio delle valutazioni di Coface, Germania e Austria tornano dopo cinque anni a occupare la casella A1 delle economie più affidabili insieme a Giappone, Stati Uniti e Svizzera; il Regno Unito passa da A3 ad A2; mentre la Spagna resta B, ma con una promessa di ritocco verso l'alto se le cose continueranno a evolvere nel modo positivo. 
L'unica variazione negativa che riguarda l'Europa è per la Lettonia, che resta tra le Nazioni catalogate con la B, ma perde l'outlook positivo a causa della dipendenza dalla Russia per le forniture di gas, su cui potrebbero influire le tensioni tra Mosca e Kiev.

"La Germania - sostiene Coface - conferma il suo ruolo trainante in Europa con una crescita straordinariamente equilibrata (stimata al 2% nel 2014, dopo lo 0,5% nel 2013)". L'Austria, invece, beneficia di un calo netto delle insolvenze da parte delle proprie aziende. Il Regno Unito potrebbe crescere nel 2014 del 2,7% eguagliando gli Stati Uniti e facendo meglio dei tedeschi. Lo si deve soprattutto alla diminuzione della disoccupazione, a un'industria sempre più dinamica e innovatrice e alle mosse giuste della Banca d'Inghilterra per sbloccare il credito alle Pmi. 

Guardando ai Paesi emergenti, la crescita rimarrà sostenuta: 4,4% nel 2014 e 4,7% nel 2015. "Tuttavia -sottolinea Coface - il dinamismo dei grandi emergenti (Cina, India, Brasile, Russia, ndr) sarà limitato dai vincoli dell'offerta domestica e dai rischi politici e sociali".
L'assicuratore, infine, evidenzia altri Paesi promettenti: tra cui il Kenya (che nel ranking passa da C a B), Nigeria (da D a C) e Ruanda (da D a C). Menzione speciale per lo Sri Lanka che promette di crescere al 7% nel 2014 e al 6,5% nel 2015, trainato dai consumi, dall'aumento del fatturato e dai cittadini espatriati.

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