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Ivass, le semplificazioni che complicano

Le norme europee presentano oggettive complessità, secondo il presidente dell'Autorità, Salvatore Rossi

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Le norme internazionali che regolano l’andamento del mercato dei capitali e lo spazio operativo dei player del settore finanziario si caratterizzano per "oggettiva complessità". L'impegno dei regolatori nazionali, definito "sforzo incessante", è proprio quello di "temperare" queste complessità attraverso "norme secondarie relativamente semplici e trasparenti": tuttavia, non sempre, e non completamente, gli esiti di quest’impegno sono felici, proprio perché si scontrano ancora con "limiti obiettivi e stringenti nel dato quadro internazionale". 
Questa è la sintesi della relazione che Salvatore Rossi, presidente di Ivass, ha tenuto ieri presso la commissione bicamerale sulla semplificazione.  

Tuttavia, mentre lamenta le complessità che arrivano dall’estero, Rossi invita il legislatore italiano a una "razionalizzazione legislativa", soprattutto per quanto riguarda la complicata spartizione delle competenze, per esempio tra Ivass e Consob, sui prodotti
 assicurativi con finalità d'investimento. Le direttive 
europee Mifid2, Idd e il
regolamento Priips non fanno distinzione tra i canali distributivi: anche in Italia si dovrebbe andare verso quella prospettiva, ma "finora la strada intrapresa dal 
Parlamento italiano non è questa", conclude il presidente di Ivass.   

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