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La scatola nera sbarca in Francia

Allo studio l'introduzione obbligatoria del dispositivo

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Anche in Francia arriva la scatola nera. Protagonista dei continui dissidi con il regolatore Ivass in Italia, la black box potrebbe presto essere resa obbligatoria anche in Francia, dove il ministro degli Interni, Manuel Valls ha annunciato che presto ci sarà un intervento legislativo in proposito. In Francia, a differenza che in Italia, dove attraverso il decreto Salva Italia del governo Monti, la scatola nera è stata calata dall'alto, tutto il dossier sarà affidato al Consiglio nazionale della sicurezza stradale (Cnsr), un organismo pubblico. 

Le criticità sono legate ai soliti motivi derivanti dalla tutela della privacy e dal prezzo dell'installazione delle singole unità. Oltralpe si fa strada l'ipotesi di limitare l'acquisizione dei dati a pochi secondi prima e dopo il sinistro, escludendo così molte delle potenzialità della black box: come la possibilità di tariffare in base al comportamento di guida. Del resto il governo francese non è spinto dalla necessità di abbassare i prezzi dell'Rc auto, come invece accade per l'Italia: le due finalità principali, hanno detto il ministro e il presidente del Cnsr, sono il contrasto alle frodi ed elevare la virtuosità nella guida.

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