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Investimenti, non basarsi solo sui giudizi delle agenzie di rating

Monito di Ivass, Banca d'Italia, Covip e Consob sulle scelte d'investimento di gestori collettivi del risparmio, imprese di assicurazione e fondi pensione

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I fondi d'investimento e fondi pensione devono dotarsi di adeguati processi interni di valutazione del merito di credito, che consentano loro di non affidarsi in modo esclusivo o meccanico ai giudizi emessi dalle agenzie di rating". È questa la raccomandazione diffusa ieri da Banca d'Italia, Consob, Ivass e Covip e rivolta ai fondi "allo scopo di ridurre l'eccessivo affidamento (over-reliance) sui giudizi espressi dalle agenzie di rating".

Le comunicazioni, spiegano le autorità di vigilanza, "richiamano l'attenzione sugli obblighi, da parte dei gestori collettivi e dei fondi pensione, di valutare correttamente il merito di credito delle attività di investimento e di operare con diligenza, correttezza, trasparenza nell'interesse degli investitori, degli iscritti ai fondi pensione e dell'integrità dei mercati e, da parte delle imprese di assicurazione, di realizzare una gestione finanziaria indipendente, sana e prudente e di adottare misure idonee a salvaguardare i diritti dei contraenti e degli assicurati".

Le autorità spiegano che i destinatari delle comunicazioni "dovranno adottare adeguati processi interni di valutazione del merito di credito, che consentano loro di non affidarsi in modo esclusivo o meccanico ai giudizi emessi dalle agenzie di rating". Con riferimento ai gestori collettivi e ai fondi pensione, tali doveri andranno inquadrati nei limiti del mandato gestorio o delle ulteriori clausole che riguardano i rapporti con la clientela".

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