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Ivass, faro puntato sui comparatori online

Un'indagine dell'Autorità vuole verificare il loro livello di trasparenza

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L'Ivass punta la sua attenzione sui cosiddetti aggregatori, attraverso una verifica del loro livello di trasparenza e delle relative modalità di comparazione. Tra i consumatori del settore assicurativo - si legge in una nota ufficiale dell'Istituto - sta assumendo una crescente diffusione il ricorso ai siti comparativi per l'orientamento e l'acquisto di polizze assicurative, in particolare nella Rc auto".

L'Ivass, pur riconoscendo che "i siti comparativi rappresentano una nuova frontiera per la distribuzione nel settore assicurativo, in grado di stimolare i consumatori a ricercare i prezzi e i prodotti migliori, e incentivando le dinamiche concorrenziali", sottolinea la necessità di "garantire la trasparenza delle modalità attraverso le quali le graduatorie vengono costruite e presentate ai consumatori".

Il faro dell'Autorità si concentrerà soprattutto sulla trasparenza delle informazioni rese al pubblico, e sull'ambito di comparazione delle polizze, inclusi i criteri attraverso i quali viene effettuato il raffronto. Verranno poi presi in analisi eventuali conflitti di interesse derivanti da accordi di partnership con le imprese di assicurazione, osservando la quota di mercato coperta con le comparazioni e la trasparenza dell'informazione resa al pubblico su questo aspetto. Una particolare attenzione, inoltre, verrà riservata allo studio delle modalità di remunerazione.

A seguito di questa prima analisi, l'Istituto ha intenzione di svolgere, nel mese di gennaio 2014 una serie di incontri con i broker gestori dei siti comparativi e con le principali imprese di assicurazione interessate alle comparazioni, "al fine di approfondire taluni aspetti e indicare al mercato le best practice da seguire", per garantire "la piena tutela dei consumatori, che sempre più numerosi utilizzano questi strumenti".

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