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Covid-19 ma non solo, nel report annuale di Insurance Europe

Tanti i temi trattati nella pubblicazione: dalla finanza sostenibile ai rischi informatici, da Solvency II alla distribuzione, e molto altro

Covid-19 ma non solo, nel report annuale di Insurance Europe
Nonostante gli ultimi mesi siano stati dominati dalla pandemia di Covid-19, Insurance Europe ha proseguito il lavoro su molte altre questioni che riguardano il settore. Puntuale, quindi, esce il report 2019-2020 che affronta i principali temi esponendo le posizioni dei player del settore. 
Gli argomenti trattati nella relazione sono molteplici e includono la transizione climatica, la finanza sostenibile, Solvency II, il reporting finanziario, la previdenza, il regolamento sui Priips, la distribuzione, l’insurtech, i rischi informatici, l’assicurazione auto e molto altro.

Nel report sono condensate tutte le posizioni che in questi mesi ha espresso Insurance Europe sui vari argomenti, anche se i capitoli sulla pandemia e sul conseguente rischio pandemico aprono la pubblicazione e occupano un posto importante. Secondo Insurance Europe, finalmente, esiste “una chiara volontà politica per trovare il modo di gestire i rischi di future pandemie e il settore assicurativo sta facendo la sua parte nel sostenere tali sforzi”. Gli assicuratori europei stanno quindi fornendo competenze e idee in materia di gestione del rischio.

Guardando agli altri temi, in primis la federazione conferma la volontà dei player europei d’investire in modo sostenibile, supportando pienamente i piani di ripresa economica in linea con gli obiettivi del Green Deal dell’Unione Europea. Allo stesso modo, le compagnie s’impegnano a sostenere gli obiettivi più ampi fissati dall’Ue, come l’unione dei mercati dei capitali e l’attuazione della strategia digitale. Ultima questione, ma non meno importante, la regolamentazione prudenziale degli assicuratori deve essere adeguata a questi scopi. Per questo, Insurance Europe continuerà a fornire la propria competenza tecnica ai responsabili politici per garantire che la revisione di Solvency II si traduca in un quadro normativo adatto al mondo di domani.

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