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Contro il caro Rc auto non servono “città virtuose”, ma più concorrenza e controlli

Lo Sna sottolinea il progressivo abbandono del territorio da parte delle compagnie

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Senza discutere la finalità sociale dell'iniziativa, ma denunciandone il pericolo di strumentalizzazioni politiche, il Sindacato nazionale agenti esprime una posizione critica sulla convenzione Napoli virtuosa" stipulata dal Comune partenopeo allo scopo di abbassare le tariffe Rc auto. Il progetto ha avuto grande attenzione mediatica perché, come sottolinea il presidente Sna Claudio Demozzi, "è probabilmente la prima volta che un ente locale di natura pubblica si interpone in una dinamica privata, ovvero nel facilitare il rapporto tra il consumatore/cliente e la compagnia di assicurazione".

Ma è lo stesso presidente a chiarire i motivi della sua perplessità: innanzitutto lo sconto del 20% è rivolto solo ad un profilo di cliente altamente virtuoso e selezionato, residente e in regola col pagamento delle tasse comunali. In pratica, sottolinea lo Sna, si tratta di automobilisti che "probabilmente troverebbero polizze anche più vantaggiose se solo ci fossero più compagnie fra cui scegliere e una maggiore concorrenza". Ed è proprio questo il tema su cui il Sindacato focalizza la sua disamina ribadendo come l'unico sistema per risparmiare sulla Rc auto sia quello di incentivare da un lato la concorrenza e dall'altro i controlli, mentre proprio a Napoli gli agenti di assicurazione sono diminuiti del 10% tra 2010 e 2011, passando da 1.050 a 938.

Il nocciolo della questione per Demozzi sta nella "miopia politico-commerciale delle compagnie di assicurazione" che, per far fronte alla crisi, scelgono di chiudere le agenzie, mentre "la battaglia contro l'illegalità e i contrassegni falsi, che inducono l'aumento delle tariffe, si vince con il controllo e la presenza di agenti e liquidatori in loco". Proprio dove sarebbe necessario attivare maggiori ispezioni, si assiste invece, conclude Demozzi, "all'abbandono sistematico del territorio da parte di molte compagnie tradizionali e alla riduzione progressiva degli organici. Una vera e propria desertificazione delle agenzie".

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