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Cattolica, 6,3 milioni la buonuscita di Mazzucchelli

Intanto l’Ivass ha autorizzato la compagnia a utilizzare i parametri Gsp e Usp per valutare l’esercizio 2016

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Buonuscita da oltre 6,3 milioni per Giovanni Battista Mazzucchelli, che da fine maggio ha lasciato la carica di consigliere e ad di Cattolica Assicurazioni. Come precisa una nota della compagnia, al manager, oltre agli importi spettanti a titolo di compensi maturati nel periodo gennaio - maggio 2017, sono stati riconosciuti 4,6 milioni lordi “a titolo di indennità di fine rapporto e corrispondenti a due volte l’emolumento complessivo erogabile annuo”, oltre a 68.889 euro, “relativi alla quota differita della remunerazione variabile maturata in relazione al raggiungimento dei risultati di breve periodo riferiti all'esercizio 2016”. Inoltre gli saranno riconosciuti 1,6 milioni “quale corrispettivo per impegni di non concorrenza con obbligo di astensione, sino al 31 ottobre 2017, dallo svolgimento di attività analoghe a quelle svolte per il gruppo Cattolica, e, sino al 30 aprile 2018 da condotte di storno nei confronti del gruppo”, oltre alla conferma di benefit già in essere, stimati complessivamente in euro 56.452 lordi. Inoltre la compagnia ha annunciato che l’Ivass ha autorizzato l’utilizzo, a partire dalle valutazioni dell’esercizio 2016, dei parametri specifici, rispettivamente, di gruppo (Gsp) e dell’impresa (Usp). Al 31 dicembre 2016, l’applicazione di tali parametri in luogo della formula standard porta alla compagnia un beneficio pari a 21 punti percentuali in termini di Solvency II ratio (che passa da 188% con la formula standard a 209% con gli Usp). Il beneficio registrato dal gruppo alla stessa data è pari al 17% (che passa da 169% con la formula standard a 186% con i Gsp).

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