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Armonizzazione europea… Brexit permettendo

L’incertezza posta da un evento così dirompente come la Brexit non è solo politica, ma coinvolge molti soggetti economici operativi all’interno del vecchio continente. Non ultimi gli assicuratori.
L’avvio della procedura per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea hanno fatto sorgere alcune riflessioni, in particolare sull’opportunità di implementare alcune direttive europee prima del distacco definitivo da Bruxelles.
Per quanto riguarda da vicino il mondo assicurativo, l’FCA (l’Autorità di Vigilanza UK) ha confermato che le consultazioni sulla IDD (Insurance Distribution Directive) stanno procedendo. E considerando che la deadline ultima per la trasposizione nelle diverse legislazioni nazionali è il 23 febbraio 2018, si ipotizza che la direttiva possa essere applicata in Inghilterra prima della Brexit.
Come risaputo, uno degli obiettivi dell’IDD è offrire ai consumatori un alto livello di protezione, indipendentemente dal canale distributivo attraverso il quale stanno acquistando polizze assicurative. La portata è ovviamente più ampia rispetto a quella dell’IMD (Insurance Mediation Directive) del 2002, in quanto la nuova normativa impatterà anche su compagnie, riassicuratori e “nuovi” distributori (come concessionari d’auto e agenzie viaggi).
Altri tasselli fondamentali che andranno a innestarsi negli ordinamenti nazionali riguardano la maggiore trasparenza sui modelli remunerativi e sull’adeguatezza delle commissioni percepite dai cosiddetti distributori, in particolare in relazione ai contratti retail. Il tutto condito da una sempre maggior attenzione ai requisiti professionali e a processi di vendita che devono garantire l’adeguata valutazione delle esigenze del cliente per giungere alla migliore (e giusta) offerta.
In questo contesto tutti gli Stati membri sono chiamati ad operare in armonia per garantire l’operatività della direttiva. Soprattutto nei loro ruoli di “home Country” (Stati nei quali le compagnie o gli intermediari hanno la loro sede principale) e di “host Country” (Stati nei quali le compagnie o gli intermediari vogliono stabilirsi o operare in regime di libera prestazione di servizi). Con l’obbligo per le Autorità di vigilanza di un host Country di comunicare eventuali irregolarità messe in atto dai soggetti controllati alle omologhe delle home Country.
Un giro di vite al turismo assicurativo, che però vede ancora molte incertezze su come si potrà mettere in atto post Brexit. La IDD, infatti, dovrebbe avvicinare ulteriormente gli Stati membri, alla luce di idee sorte quando la l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea sembrava ancora un miraggio. Solo il tempo ci saprà però dire se il risultato sperato verrà raggiunto… Brexit permettendo.


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