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Ivass, ancora attesa per la nomina dei consiglieri

Scade domani, 15 febbraio, il termine della prorogatio: senza il via libera del Consiglio dei ministri, la responsabilità patrimoniale e d'interruzione di pubblico servizio cadrà direttamente sul presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

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C'è tempo fino a domani, venerdì 15 febbraio, per evitare la decadenza del Consiglio di Ivass, l'organo collegiale che attende il rinnovo dei due consiglieri, in prorogatio fino, appunto, al 15 febbraio. 
Qualora il rinnovo di Alberto Corinti e Riccardo Cesari non passi oggi al Consiglio dei ministri, la responsabilità patrimoniale e d'interruzione di pubblico servizio cadrebbe direttamente sulle spalle del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

Ma non solo, il mancato rinnovo del Consiglio di Ivass ne bloccherebbe sostanzialmente le attività, i provvedimenti sanzionatori e autorizzativi. I nomi dei due consiglieri sono già stati indicati dal governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, cui spetta il potere di proposta: a questo punto occorre il decreto del Presidente della Repubblica, previa delibera del Consiglio dei ministri su iniziativa del presidente del Consiglio. 

Oggi, comunque, secondo quanto precisa Radiocor, potrebbe aprirsi la strada per un compromesso, cioè un parziale ricambio del collegio motivato da una generica richiesta di rinnovo, ma anche in quel caso, spetterebbe a Visco proporre un altro nome.

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