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Rc auto, in discussione una nuova proposta di legge

L’iniziativa è del deputato pentastellato Andrea Caso. Ieri in commissione Finanze della Camera l’audizione dell’Ivass

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La discussione su un nuovo intervento legislativo sull’Rc auto entra nel vivo. La proposta di legge è stata presentata lo scorso 26 giugno, primo firmatario l’on Andrea Caso (M5S): “Modifiche agli articoli 132-ter e 134 del codice di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in materia di definizione dei premi relativi all’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore”. La proposta, secondo il deputato pentastellato, intende “calibrare l’ingiusto mercato assicurativo oggi esistente che punisce gli automobilisti virtuosi, scoraggiando alcuni a comprare un’auto o nel fare passaggi assicurativi. In due articoli molto semplici cerco di portare equità in un settore che fa sanguinare le tasche ai cittadini”.
Ora l’esame è entrato nel vivo con l'audizione di ieri, in commissione Finanze, dei rappresentanti Ivass. “Mi auguro – ha affermato Caso – che giunga presto al capolinea, perchè quello delle tariffe assicurative è un serio problema”. La prossima audizione nella VI Commissione si terrà martedì 8 ottobre con i membri dell’Ania. “L’Ivass paventa l’ipotesi che possano esserci aumenti dei premi assicurativi per chi commette incidenti – ha spiegato Caso – io mi preoccupo invece di tutelare gli automobilisti che non commettono sinistri stradali né li provocano o commettono truffe”.

Il parere dell'Ivass
Secondo l’Ivass, il mercato dell’Rc auto “è sicuramente uno dei grandi malati d'Italia ma forse, in questo caso, è uno di quei malati che sono in via di guarigione, almeno siamo sulla buona strada”. È quanto ha spiegato il consigliere Ivass, Riccardo Cesari, nel corso dell'audizione sulla proposta di legge. Secondo Cesari il provvedimento presentato dai deputati M5S con l’obiettivo di ridurre il differenziale Nord-Sud potrebbe tradursi in un generalizzato aumento dei premi del 18% o in un pesante aggravio a carico di chi provoca incidenti. Da qui la proposta di procedere non attraverso “iniziative con approccio 'strong' e di più immediato nell'impatto” ma con “gradualità, completando il percorso virtuoso, con alcune innovazioni importanti” messo già in campo “con il consenso di consumatori, imprese e intermediari” Dal 2012, ha fatto notare il rappresentante dell'Istituto di vigilanza sul settore assicurativo, il prezzo medio Rc auto è sceso del 25% (e l'ultimo dato del 2019 mostra un -1,5%), mentre il gap con la media Ue è calato del 52% e il “differenziale, 'evocativo', Napoli-Aosta, una sorta di spread delle Rc auto tra le province che fino a poco tempo fa erano al livello più alto e più basso, è sceso del 54%”. Quanto alla proposta di legge, Cesari ha tra l'altro evidenziato possibili conseguenze negative derivanti dall’introduzione di un premio base con un eventuale aumento del 20% in relazione alla sinistrosità della provincia. “La fissazione di un premio base per tutte le imprese - ha osservato in particolare - potrebbe essere impugnata nelle sedi comunitarie come incompatibile con libertà tariffaria e principi concorrenziali”. L’Ivass segnala peraltro gli effetti attesi, in termini di equità e sostenibilità, dalle innovazioni in cantiere o in corso di implementazione, come l'archivio integrato antifrode online, il 'preventivatore' con i dati di tutte le imprese del ramo, le convenzioni con le procure in chiave antifrode e il rinnovato sistema incentivi-penalizzazioni per le imprese e la prossima attuazione della 'black box'. Cesari ha concluso auspicando il passaggio a un sistema 'bonus-malus' capace di consentire una "valutazione puntuale del rischio individuale, per la personalizzazione del premio”.

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