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Educazione assicurativa: meno scommesse più polizze

Il gioco d'azzardo vale 107 miliardi di euro, mentre il ramo danni non auto solo 17. Per il presidente di Ivass, Fabio Panetta, bastano questi numeri a far capire la necessità di un maggior impegno nell'alfabetizzazione finanziaria

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“Molti sembrano attratti più dalla possibilità, sia pure infinitesima, di un grosso guadagno che dalla eventualità, tutt’altro che infinitesima, di evitare una grossa perdita. Questo concetto è spiegato da alcune semplici cifre: nel 2018 gli italiani hanno speso 107 miliardi di euro in giochi e lotterie legali (più del doppio rispetto a 10 anni prima). Al confronto, i 17 miliardi di premi del ramo danni-non auto, sempre nel 2018, rappresentano una cifra irrisoria. La situazione di cronica sotto-assicurazione dell’Italia emerge anche dai confronti internazionali”. 
Lo ha detto il presidente di Ivass, Fabio Panetta, in occasione dell’evento di ieri a Torino, organizzato da Intesa Sanpaolo.  

Per commentare la scarsissima diffusione di polizze danni tra la popolazione italiana, e sottolinearne così l’altrettanto scarsissima cultura assicurativa, Panetta ha ricordato che “la diffusione territoriale delle polizze è inversamente proporzionale all’esposizione al rischio”. Sarà comunque difficile, ammette il numero uno di Ivass, raggiungere l’obiettivo di innalzare il livello di copertura assicurativa se non migliorerà quello di alfabetizzazione finanziaria: parlando delle varie attività dell’Istituto in proposito, Panetta ha infine ricordato l’appuntamento del 9 ottobre con la prima edizione della Giornata dell’educazione assicurativa.

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