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Italia ai primi posti per indice di vecchiaia

Per Fiammetta Fabris, ad di UniSalute, è “indispensabile attivare sinergie tra sanità pubblica e privata”

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L’Italia si conferma ai primi posti in Europa per crescita dell’indice di vecchiaia: il rapporto fra anziani e giovani si attesta a 168,9, segnando quello che per l'Istat un nuovo record nazionale. La dinamica, ormai nota, si accompagna a una sempre più ampia diffusione di malattie croniche e condizioni di non autosufficienza che stanno facendo emergere nuovi bisogni di protezione. Per Fiammetta Fabris, amministratore delegato di Unisalute, è tempo di una maggior collaborazione fra pubblico e privato per venire incontro alle esigenze della popolazione.
 “La durata media di uno stato di non autosufficienza va da 18 mesi per alcune inabilità di tipo fisico fino a 12 anni per deficit mentali come l’Alzheimer, mentre il costo del ricovero in una casa di cura si aggira in media sui 2-3mila euro mensili”, ha ricordato Fabris sul palco di Italia Longeva. Una mano in questa direzione, secondo l’ad della compagnia, può venire dalla sanità integrativa e dal settore assicurativo attraverso la promozione di coperture per la long term care, magari mediante forme di contrattazione collettiva che sta già svolgendo un ruolo importante nella diffusione della soluzione.

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