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I trend della MedMal

Marsh ha pubblicato l’annuale report sui sinistri in ambito sanitario, che confermano nei dati le tendenze degli anni precedenti

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Le strutture sanitarie pubbliche sono interessate mediamente da un sinistro ogni 10 giorni, ma tipologia e specialità coinvolte si confermano ancora quelle storicamente più esposte. È l’estrema sintesi della decima edizione del Report MedMal pubblicato da Marsh, che quest’anno ha analizzato 11.000 sinistri relativi a 60 strutture mediche italiane.
Le unità operative più soggette a denuncia si confermano essere Ortopedia e traumatologia (15,6% dei sinistri), Chirurgia generale (13%), Pronto soccorso (11,8%, in crescita rispetto al 2018) e Ostetricia e ginecologia (11,1%). In termini di tipologia di sinistro, la percentuale di gran lunga maggiore riguarda l’attività chirurgica (35,9%), seguita dagli errori diagnostici (18,5%), dalle cadute accidentali (9,9%) e dagli errori terapeutici (9,3%).
Il report indica quest’anno un aumento dell’importo liquidato medio per sinistro che si attesta su una cifra di poco superiore ai 78.000 euro, in crescita rispetto al 2018 ma principalmente per una rivalutazione dei costi applicata. I sinistri che più pesano in termini economici sono quelli collegati al parto (ma numericamente sono solo il 3,2% del totale) con un valore del liquidato medio pari a 524.000 euro; analizzando invece i top claim dello scorso anno, gli errori da parto si trovano al terzo posto (19,7%), dietro all’area chirurgica (24,5%) e a quella diagnostica (21,6%).
Infine, anche il tasso di rischio delle figure professionali mostra una sostanziale continuità rispetto alla precedente analisi: 6,3 sinistri ogni 100 medici, 2,5 ogni 100 infermieri e 1,3 ogni 1000 ricoveri, con valori assicurativi medi di 5.931 euro per medico, 2.336 euro per infermiere e 121 euro per ricovero.

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