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Danni catastrofali in diminuzione nel 2013, ma aumentano le vittime

Secondo il rapporto Sigma di Swiss Re, le perdite economiche globali ammontano a 140 miliardi di dollari

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Secondo l'ultimo rapporto Sigma pubblicato da Swiss Re, nel 2013 i danni economici causati da eventi catastrofali ammontano a 140 miliardi di dollari, in diminuzione rispetto al ai 196 miliardi registrati nel 2012. e ben al di sotto della media del decennio di 190 miliardi. In totale si sono registrati 308 eventi disastrosi (di cui 150 provocati dalla natura e 158 dall'uomo), nei quali hanno perso la vita, complessivamente, circa 26mila persone, in aumento rispetto alle 14mila dell'anno precedente. I danni assicurati ammontano a circa 45 miliardi di dollari, in calo dagli 81 miliardi di dollari nel 2012: un dato che, spiega il report, è dovuto prevalentemente alla stagione benigna degli uragani negli Usa.
Del totale di tutte le catastrofi, quelle naturali hanno generato danni per 37 milioni, 8 milioni quelle provocate dall'uomo. Tra gli eventi più costosi per gli assicuratori, spiccano, in Europa, le inondazioni dello scorso maggio e le tempeste di grandine di luglio, assieme alle inondazioni in Canada di giugno e al tifone Haiyan, che ha colpito le Filippine nel novembre scorso. Proprio questo evento è stata la più grande catastrofe del 2013, che si è rivelato essere uno più forti tifoni mai registrati: ha ucciso più di 7.500 persone e lasciato più di quattro milioni di persone senza casa, con danni economici quantificati in 12,5 miliardi (ma solo 1,5 miliardi sono i danni assicurati). Al secondo posto per gravità le inondazioni che a giugno hanno colpito lo stato dell'Uttarakhand in India, dove 6.000 persone hanno perso la vita. I danni economici in Asia sono stimati a 62 miliardi di dollari, ma solo 6 miliardi sono assicurati. In Europa i danni hanno totalizzato 33 miliardi e la perdita assicurata è indicata in 15 miliardi. Gli eventi più gravi sono state le inondazioni di maggio-giugno in Europa Centro-orientale che hanno causato pesanti danni in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia, con 16,5 miliardi di danno economico e 4,1 miliardi di danni assicurati. In luglio inoltre alcune regioni della Francia e della Germania sono state colpite da pesanti grandinate con 4,8 miliardi di danni economici e ben 3,8 miliardi di danni assicurati. Dato quest'ultimo riferito principalmente alla Germania che costituisce un record mondiale per una tempesta di grandine.
Swiss Re sottolinea che l'aumento delle temperature porterà a sempre più frequenti e gravi eventi meteorologici in futuro, con un conseguente aumento dei danni. Lungo la costa Usa del Golfo, ad esempio, le perdite economiche potenziali per il cambiamento climatico sono stimate a 21,5 miliardi di dollari l'anno entro il 2030. Tuttavia, ci sono alcune alcune misure di adattamento a basso costo che potrebbero ridurre i danni del 35%", spiega David Bresch, global head of sustainability di Swiss Re, che cita tra gli esempi il mantenimento delle spiagge, gli argini e le dighe, un miglioramento delle costruzioni.


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