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Faro di Ivass: proliferano i siti falsi

Dall'inizio del 2019, l'aumento delle irregolarità è stato esponenziale: l'Istituto segnala dal primo gennaio al 15 marzo ben 66 portali truffaldini, il 40% dei quali già messo offline

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Tra il 2017 e 2018, l'Ivass ha scoperto 150 siti illegali che vendevano polizze false e ne ha fatto chiudere il 95%. Il giro d'affari di questi portali ha superato i tre milioni di euro. È un fenomeno in espansione quello dei siti internet che si spacciano per intermediari assicurativi e che smerciano soprattutto polizze Rca temporanee. 
Spesso non ci si rende conto, anche tra addetti ai lavori, quanto questo fenomeno sia radicato e redditizio per i criminali che ci stanno dietro e pericoloso per i consumatori. 

L'Ivass, per questo, ha fatto il punto della situazione, presentando qualche dato e lo stato dell'arte della lotta alle polizze false. I siti irregolari, si diceva, sono in grande sviluppo: se nel 2015-2016, le segnalazioni di Ivass erano state relativamente poche, nel biennio 2017-2018 c'è stata un'evidente crescita del fenomeno. 

Ma è dall'inizio del 2019 che l'aumento delle irregolarità è stato esponenziale, tanto che l'Istituto segnala dal primo gennaio al 15 marzo ben 66 siti truffaldini, il 40% dei quali già messo offline. Ivass, oltre che con i propri mezzi, vigila avvalendosi anche di protocolli di collaborazione con altre autorità, come la Guardia di finanza, e con le stesse compagnie, chiamate a disciplinare la presenza sul web degli intermediari e promuovere campagne d'informazione.

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