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Swiss Re, nel 2018 cala il costo degli eventi catastrofali

Una stima preliminare quantifica le perdite complessiva in 155 miliardi di dollari (-56%): 79 miliardi quelle assicurate

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Le perdite economiche totali causate da disastri naturali e provocati dall'uomo nel 2018 sono calate a 155 miliardi di dollari, in diminuzione del 56% dai 350 miliardi del 2017. Costi catastrofali si sono dunque dimezzati nell’arco dell’ultimo anno, secondo quanto emerge dalle stime preliminari del rapporto Sigma di Swiss Re.
Entrando nel dettaglio, gli eventi catastrofi naturali hanno causato perdite per 146 miliardi di dollari (-57%) mentre quelli provocati dall’uomo sono pari a 9 miliardi di dollari (+9%). A livello globale, le perdite assicurate si sono attestate a circa 79 miliardi di dollari (di cui 71 miliardi per disastri naturali), in discesa del 47% dai 150 miliardi del 2017, ma più della media annuale degli ultimi dieci anni e pari a 71 miliardi. Dall'analisi emerge che ci sono stati disastri di piccole o medie dimensioni in tutte le regioni, cosa che ha fatto del 2018 il quarto anno più oneroso in termini di perdite coperte da assicurazione. A livello globale, hanno perso la vita o sono risultate disperse a causa di disastri oltre 11mila persone, una cifra simile al 2017. Tra le principali catastrofi naturali di quest’anno Swiss Re segnala gli uragani Michael e Florence; i tifoni Jebi, Trami e Mangkhut; siccità e incendi in Europa e California; inondazioni e terremoti in Paesi asiatici e le eruzioni vulcaniche alle Hawaii.
“Nel 2018 – spiega Swiss Re – non c’è stato un singolare grande evento di catastrofe naturale come gli uragani Harvey, Irma, Maria nel 2017, tuttavia, le perdite aggregate di un numero di eventi minori e di medie dimensioni, insieme ad alcuni grandi disastri causati dall’uomo, hanno determinato ingenti perdite per il settore assicurativo, un livello superiore alla media annuale dei precedenti 10 anni”.

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