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Brexit, l’Ivass chiede chiarezza

L'istituto ha chiesto alle compagnie britanniche di informare i clienti sul possibile impatto dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea

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L’orologio della Brexit continua a scorrere. E l’Ivass chiede chiarezza all’imprese britanniche che operano in Italia, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con gli assicurati. L’istituto guidato da Salvatore Rossi ha così inviato una lettera al mercato in cui formula tre richieste alle compagnie coinvolte: informare assicurati e beneficiari italiani sul possibile impatto della Brexit, pubblicare un’analoga informativa sul proprio sito internet e trasmettere istruzioni alle reti distributive sulle indicazioni da fornire ai clienti. Le compagnie interessate, specifica la lettera, dovranno dare notizia dell’invio dell’informativa entro il 30 novembre 2018.
Il documento riprende sostanzialmente i contenuti dell’opinion pubblicata da Eiopa lo scorso 25 giugno. E si arricchisce di un Q&A rivolto, questa volta, alla clientela. Nel rassicurare gli assicurati sulla validità del contratto anche dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, l’Ivass invita i clienti a chiedere chiarimenti alla propria compagnia o agenzia. “La capacità delle imprese UK di fornire i propri servizi assicurativi tra il Regno Unito e gli altri Stati membri dell’Unione Europea cambierà e dipenderà dai piani di azione che ciascuna impresa ha adottato o sta adottando per assicurare la continuità dei servizi nell’Unione Europea”, si legge nel documento.

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