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Ripresa, calano i rischi settoriali

Sorride soprattutto l’Europa: ondata di riclassificazioni al rialzo nell’ultimo aggiornamento di Coface

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Gli effetti della ripresa cominciano a farsi sentire. Seppur ancora lontana dai massimi, la crescita è innegabile. E porta con sé un’ondata di ottimismo che si riflette in una generalizzata diminuzione dei rischi a livello globale.
Secondo l’ultimo aggiornamento di Coface, a sorridere è soprattutto l’Europa: è nel Vecchio Continente, infatti, che si registrano tutte le riclassificazioni al rialzo del rapporto. Migliora il rating di Ungheria, Finlandia, Cipro e Biellorussia, che beneficiano della vivacità del contesto macroeconomico mondiale. Restano stabili, invece, le prospettive dei paesi anglosassoni, frenate dalla mancanza di visibilità della politica di Donald Trump e dalle negoziazioni per la Brexit: segnali di debolezza arrivano dai tassi di risparmio e dalla dinamica salariale.
L’unico declassamento a livello globale è per l’Oman, che passa ora al livello di “rischio elevato” a seguito della prevista contrazione del Pil e dell’andamento ribassista del prezzo del petrolio.
A livello settoriale, spicca soprattutto la performance dell’industria farmaceutica, che vanta il minor livello di rischio a seguito della crescita della domanda e all’oculato orientamento della produzione. Miglioramenti anche nel settore dei trasporti in Nord America, e dell’agroalimentare in Russia e Sudafrica. 

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