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Premi del lavoro diretto, nel 2016 Poste Vita scala la classifica

È il primo player vita e il secondo gruppo in assoluto per raccolta, come emerge dall’ultima rilevazione dell’Ania

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Non si ferma la corsa di Poste Vita che si consolida ai primissimi posti dell’ultima classifica della raccolta premi del lavoro diretto delle imprese operanti in Italia, diffusa ieri dall’Ania. Il gruppo guidato da Maria Bianca Farina è divento il primo player del settore vita, e il secondo in termini assoluti, stando alla distinzione per gruppi. Nel 2016 la raccolta complessiva dei premi delle imprese di assicurazione nazionali e delle rappresentanze per l’Italia di imprese extra europee è stata pari a 143,01 miliardi di euro, con una diminuzione dell’8,5% rispetto all’anno precedente.
La classifica generale (danni e vita) dei primi dieci gruppi assicurativi vede n cima alla lista ancora una volta il gruppo Generali, forte dei suoi 23,9 miliardi di premi, ma in flessione del 6,5% rispetto al 2015: la raccolta del Leone rappresenta da sola il 16,7% del totale. Alle sue spalle, come già detto, c’è Poste Vita con 19,9 miliardi di premi, in crescita del 9,3% sul 2015, con un’incidenza del 13,9% sulla raccolta complessiva. In terza posizione troviamo il gruppo Intesa Sanpaolo, che nel 2016 ha totalizzato 15,3 miliardi di raccolta, registrando una diminuzione del 30,2% sull’anno precedente e con una quota pari al 10,7% del mercato. Scende al quarto posto il gruppo Unipol che, con i suoi 14,06 miliardi di premi, ha visto una flessione del 9,5% rispetto al 2015 (9,8% del mercato totale). Al quindi posto c’è il gruppo Allianz con 11,8 miliardi di premi (-13,6%, incidenza dell’8,3% sul totale).
In crescita il gruppo Axa, che si colloca in sesta posizione, grazie ai suoi 5,3 miliardi di raccolta, in crescita del 12,5% sul 2015. Così come aumenta significativamente la propria raccolta il gruppo Aviva, che balza al settimo posto, totalizzando 5,1 miliardi di premi, con una crescita del 37,6% rispetto al 2015. All’ottavo e al nono posto ci sono, rispettivamente, il Cattolica e Bnp Paribas: il gruppo veronese ha raccolto 4,7 miliardi (-12,8%), mentre quello francese ha raccolto 4,3 miliardi (-2,6%). A chiudere la classifica dei primi dieci gruppi è Zurich, che nel 2016 ha contabilizzato 3,7 miliardi di raccolta (-8,9%).

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