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Italiani, si al welfare integrativo ma con riduzioni fiscali

Quasi 1 su 3 suggerisce il ricorso a forme assicurative complementari

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È quanto emerge dal sondaggio on line Sanità e previdenza: più o meno tasse per il futuro, diffuso dall'Unione nazionale consumatori e realizzato all’interno del programma di ricerca, Gli scenari del welfare, promosso dal Forum Ania-Consumatori, per comprendere le speranze e le preoccupazioni degli italiani.

Dall’indagine - che ha raccolto oltre 500 risposte tra ottobre 2015 e gennaio 2016 - emerge che il 61% è molto o abbastanza favorevole a pagare direttamente i servizi di cui ha bisogno se lo Stato riducesse le tasse, così confermando che gli italiani sono tendenzialmente propensi all’introduzione di vantaggi fiscali per alcuni strumenti assicurativi (polizze sanitarie, iscrizioni a mutue sanitarie, polizze long term care, pensioni integrative, ecc) e sulla possibilità di dedurre fiscalmente alcune spese per il welfare (badante, baby sitter, ecc.).

Nonostante questa apertura, il 98% degli intervistati vuole che lo Stato conservi il monopolio dei servizi fondamentali, che esprime l’identità dei popoli europei nel riconoscere il ruolo sociale dello Stato.




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