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Partner Re conta i danni di Tianjin

Il riassicuratore stima tra i 50 e i 70 milioni di dollari le perdite dell’incendio avvenuto nella città cinese

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Partner Re ha stimato preliminarmente in una cifra compresa tra i 50 e 70 milioni di dollari le perdite provocate del disastro di Tianjin, in Cina. Lo scorso 12 agosto, l’esplosione avvenuta in un magazzino in cui erano custoditi illegalmente composti chimici pericolosi (tra cui il cianuro di sodio), ha devastato buona parte della zona portuale della città. Il riassicuratore statunitense, recentemente acquistato da Exor per 6,9 miliardi di dollari, spiega in una nota che queste perdite “verranno contabilizzate nella rendicontazione relativa al terzo trimestre 2015”. La stima di Partner Re si basa sulle informazioni derivanti dall’analisi delle proprie esposizioni, e dalle stime delle compagnie cedenti. Tuttavia è lo stesso riassicuratore a ricordare che esiste “una notevole incertezza riguardante qualsiasi tipo di stima”, precisando che “le perdite finali potranno materialmente differire dalla stima corrente”. Infatti la situazione in cui versa Tianjin è ancora incerta. Dopo lo spaventoso incidente del 12 agosto scorso (oltre 170 le persone morte), un altro magazzino di prodotti chimici è saltato in aria. La detonazione è avvenuta nella tarda serata di lunedì, in un deposito del distretto di Beichen. Secondo l’agenzia ufficiale Xinhua, non ci sono state vittime e l’incendio è stato domato in cinque ore.

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