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Intesa Sanpaolo libera dai vincoli Antitrust

Secondo l'Agcm non ci sono più legami con Generali: ora si spiana la strada per una fusione con Fideuram Vita

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Non sono più in essere quei legami azionari e personali" che avevano indotto l'Antitrust "a imputare ai gruppi Generali e Intesa Sanpaolo la posizione dominante collettiva". È quanto ha riconosciuto l'Agcm, secondo quanto si apprende dal suo ultimo bollettino settimanale. L'Autorità ha pertanto rimosso alcuni vincoli che erano stati imposti a Intesa nel 2010 e che erano un'evoluzione delle restrizioni stabilite nel 2006, all'epoca della fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi nel settore assicurativo. "Sono venute meno le ragioni che avevano giustificato le misure", spiega l'Antitrust, evidenziando il "pieno superamento dell'alleanza strategica precedentemente in essere con il gruppo Generali e sancita nell'allora joint venture Intesa Vita", che ora al 100% di Intesa. La decisione apre la strada anche alla fusione fra Intesa Sanpaolo Vita e Fideuram Vita e soprattutto a un nuovo modello di business per il settore che non sarà più soltanto captive, cioè prodotti rivolti ai clienti della banca, ma si aprirà all'esterno. "Laddove Intesa Sanpaolo - recita la comunicazione della banca all'Antitrust - decidesse di adottare un modello diverso da quello attuale, lo stesso di evolverà in un modello distributivo aperto". La banca ha anche ribadito all'Authority l'obiettivo finale del riassetto nel comparto assicurativo previsto dal piano d'impresa al 2017 che, dopo la fusione di Intesa Sanpaolo Vita e Fideuram Vita, prevede di raggiungere "una massa critica tale da porre il gruppo Intesa Sanpaolo in condizioni di cogliere opportunità di crescita futura all'estero".

Nella foto: il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella

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