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Investimento sostenibile, la finanza ci mette la firma

Ania, Abi, Assogestioni e Febaf insieme per la responsabilità sociale

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Le associazioni italiane della finanza e del risparmio riaffermano l'impegno comune a diffondere la cultura della sostenibilità e della responsabilità sociale, sia presso i propri associati, sia all'interno della business community, favorendo così la diffusione di pratiche di finanza sostenibile e responsabile. Questo l'impegno sottoscritto da Assogestioni insieme ad Abi, Ania e Febaf, e contenuto nella Carta dell'Investimento Sostenibile e Responsabile della finanza italiana", redatto alla presenza del Ministro dell'ambiente, Corrado Clini. Nel documento si riconosce l'importanza per l'industria finanziaria dell'integrazione tra scelte di business e prospettive di sviluppo sostenibile, intese come ricerca di un equilibrio tra le dimensioni sociali, economiche e ambientali strategie di investimento.

La Carta si basa su tre principi:

Investimenti sostenibili e responsabili

Gli investitori istituzionali devono guardare con attenzione alle variabili extrafinanziarie ambientali, sociali e di governance (Environmental, Social, Governance - ESG) così da assumerle come parte qualificante dell'analisi e dei processi di investimento per conto proprio e di terzi, in linea con la nuova strategia della Commissione Europea. Gli investitori potranno così contribuire a una più efficiente allocazione del capitale e a un migliore raggiungimento degli obiettivi di investimento di lungo periodo prendendo adeguatamente in considerazione le informazioni extrafinanziarie e integrandole nelle loro decisioni di investimento.

Trasparenza

Le informazioni extrafinanziarie costituiscono un elemento di accountability importante che può contribuire a incrementare la fiducia negli operatori nell'attuale contesto di riferimento. Nella Carta si confida pertanto che la disclosure di queste informazioni sia sempre più efficace e diffusa.

Ottica di medio-lungo periodo

L'obiettivo strategico della sostenibilità dello sviluppo impone un cambiamento culturale, che guardi anche agli effetti di medio-lungo termine delle scelte di investimento. Nella Carta si confida in un'adeguata valorizzazione di questa prospettiva da parte degli intermediari, sia nella fase di allocazione dei propri patrimoni e dell'offerta di investimenti, sia in quella di definizione dei sistemi di incentivazione dei manager.
La Carta è stata firmata in occasione della chiusura della prima Settimana Italiana dell'Investimento Sostenibile e Responsabile

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