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Ddl Bilancio, Ania incontra il governo

Il faccia a faccia si è tenuto ieri a Palazzo Chigi: al centro del dibattito le modifiche alla nuova legge di Bilancio

Ddl Bilancio, Ania incontra il governo
Incontro ieri pomeriggio a Palazzo Chigi fra Ania e governo. Al centro del faccia a faccia, come riportato da varie agenzie giornalistiche, le possibili modifiche al ddl Bilancio. Il confronto si è tenuto all’interno di un ruond di incontri a cui hanno partecipato anche Confindustria e Abi.

Il disegno di legge di Bilancio, com’è noto, contiene una serie di misure che presuppongono un contributo di oltre due miliardi di euro da parte del mercato assicurativo. Intervenendo nelle scorse settimane in audizione al Senato, il presidente dell’Ania, Giovanni Liverani, aveva affermato che l’industria era pronta a fare la propria parte “a condizione che la richiesta sia proporzionata, equa e ragionevole”.

Ora però sarebbero stati presentati emendamenti che potrebbero incrementare ulteriormente il contributo chiesto alle assicurazioni. Innanzitutto, il possibile raddoppio dell’aumento dell’Irap per le imprese del settore, stando a quanto riportato nei giorni scorsi, avrebbe lasciato il posto a una proposta più moderata di portare l’aumento complessivo dell’imposta al 2,5%. Stando a quanto riportato da varie testate giornalistiche, si sarebbe alla ricerca di un punto di incontro che possa portare l’incremento complessivo al 2,25%.

Riflettori puntati quindi sull’emendamento firmato da Vita Maria Nocco, senatrice di Fratelli d’Italia, che punta ad aumentare l’aliquota sulle polizze per l’infortunio del conducente collegate all’Rc auto, passando dall’attuale 2,5% al 12,5%. La disciplina avrebbe un’applicazione retroattiva fino a dieci, con un gettito atteso di circa 100 milioni di euro all’anno e, di conseguenza, con un esborso complessivo di un miliardo di euro per le imprese del settore.

Infine, un emendamento di Antonio Misiani, senatore del Partito Democratico, prevede l’introduzione del divieto di traslare gli oneri derivanti dalle norme della legge di Bilancio sui costi dei servizi erogati nei confronti di imprese e clienti. Stando alla proposta, Antitrust e Ivass vigileranno sull’osservanza della misura con una relazione annuale alle Camere.

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