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Ivass, monito di Saccomanni alle compagnie sul fair play finanziario

In vista di un 2013 che si prefigura incerto, il presidente dell'autority invita le imprese al consolidamento della solidità patrimoniale

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Tutti gli indicatori statistici e le previsioni per il 2013 dicono che l'anno in corso avrà un andamento recessivo sull'economia reale, con il permanere di una forte instabilità sui mercati finanziari. Per questo il presidente dell'Ivass, Fabrizio Saccomanni, ha lanciato un monito alle compagnie a proposito delle politiche di distribuzione dei dividendi e delle remunerazioni.

In una lettera inviata a tutte le imprese assicuratrici operanti in Italia, e pubblicata sul sito dell'istituto di vigilanza, Saccomanni esorta le compagnie a fare molta attenzione al mantenimento di condizioni di adeguatezza patrimoniale", mettendo in atto "una gestione prudente del rischio di liquidità".

Un obiettivo raggiungibile facendo attenzione alla destinazione degli utili e dei dividendi per gli azionisti. "Con riferimento alle politiche remunerative - scrive nella missiva - alla luce della situazione di instabilità finanziaria e dei relativi effetti sui risultati raggiunti, si raccomanda un'attenta e prudente valutazione dei presupposti previsti dalle vigenti disposizioni regolamentari per il riconoscimento e l'erogazione della componente variabile.

Oltre ai possibili effetti derivanti dalla volatilità dei mercati, la lettera sottolinea come vadano considerati anche "gli impatti negativi derivanti dalle contrazioni fatte registrare nel corso del 2012 dalla raccolta netta dei premi afferenti ai rami vita".

Per questo Saccomanni punta l'attenzione sulla necessità che le politiche di destinazione degli utili siano tali da garantire la conservazione o il raggiungimento di condizioni patrimoniali "coerenti con il complesso dei rischi assunti da ciascuna impresa".

Il presidente dell'Ivass sottolinea come, nel corso dell'esercizio 2012, si siano raggiunti dei miglioramenti progressivi da parte delle imprese, e pertanto richiama le compagnie alla prudenza per favorire il consolidamento e il miglioramento della redditività e della stabilità patrimoniale.

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