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Rischio credito, situazione seria in Europa, bene Asia e Nord America

Peggiora la situazione per quanto riguarda l'industria dei metalli, tra i settori più esposti

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La nuova mappa mondiale del rischio settoriale pubblicata da Coface, rileva un generale peggioramento del rischio credito. La tendenza risulta essere più evidente per quanto riguarda l'Europa, area all'interno della quale nessun settore risulta essere al riparo dal rischio credito. L'indicatore unico - sviluppato dal team di economisti del colosso francese dell'assicurazione del credito e alimentato dalle esperienze di pagamento delle imprese registrate dai suoi arbitri - conferma un divario rilevante tra i rischi settoriale nei Paesi emergenti dell'Asia e dell'area del Nord America da un lato, e dell'Unione Europea dall'altro.

In Asia, ma maggior parte dei settori presi in analisi presentano un rischio moderato, con una crescita del giro d'affari che oscilla tra il 4 e il 16% a seconda del settore, tra i quali, a primeggiare, sono quelli dell'energia e della farmaceutica, trascinati dalla crescita della classe media in Cina e India. In America del nord tutti i settori presentano un rischio medio, tranne l'industria del metalli che risente del forte afflusso di acciaio cinese a buon mercato.
Come detto in precedenza, in Europa la situazione è preoccupante, in modo particolare per l'industria dei metalli, che presenta un eccesso di capacità ed è esposta alle difficoltà dei suoi clienti principali: l'auto e le costruzioni, settori che, a loro volta, presentano un rischio elevato a causa della stagnazione della domanda.

Focus sull'e-commerce

Settore in profondo mutamento a seguito dello sviluppo dell'e-commerce (il cui giro d'affari è quasi raddoppiato in cinque anni), la distribuzione ha avviato la transizione verso un modello economico ibrido, combinando i vantaggi dei due modelli di business. Il peso del commercio online continua a crescere, favorito dal tasso di accesso a Internet, da una maggiore sicurezza nelle transazioni e dai prezzi competitivi.

Questa convergenza si rivela peraltro una fonte di rischio ulteriore per le imprese del settore, soprattutto in Europa occidentale dove il rischio credito aumenta sensibilmente. Ciò è testimoniato dal peggioramento delle esperienze di pagamento registrate da Coface nella distribuzione francese, in cui il segmento tradizionale mostra una certa vulnerabilità. Sul lungo termine gli operatori dovranno dare prova di reattività e adattabilità. I distributori tradizionali dovranno realizzare un sistema multicanale e cross-canale, ottimizzare la gestione dei magazzini e delle superfici. Tuttavia, data la crescente concorrenza, vanno monitorati anche i rischi sugli operatori e-commerce puri, che dovranno appoggiarsi a gruppi solidi per consolidarsi finanziariamente.

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