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Pensioni Inps, 2012 annus horribilis

La previdenza pesa sulle casse dello Stato per 261,3 miliardi di euro (il 15% del pil), il 34,4% in più rispetto ai 194 miliardi del 2011

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E mentre, anche in queste pagine, si continua a parlare di previdenza complementare, arrivano i dati della relazione sul 2012 dell'Inps. Nello scorso anno l'Istituto ha speso per le pensioni 261,3 miliardi di euro (il 15% del pil), il 34,4% in più rispetto ai 194 miliardi del 2011, a causa dell'incorporazione degli enti soppressi. Sono circa 63,3 i miliardi che si riferiscono agli ex Inpdap ed ex Enpals. L'Inps eroga ogni mese circa 21,1 milioni di pensioni, di natura sia previdenziale sia assistenziale, a più di 15,9 milioni di cittadini. 

Il 90,3% della spesa totale è a carico delle gestioni previdenziali e ammonta a 235,9 miliardi, con un crescita del 38,9% rispetto a 169,9 miliardi del 2011 (+66 miliardi). La rimanente quota del 9,7% sostenuta per l'erogazione di pensioni assistenziali e per l'invalidità civile è nel complesso di 25,3 miliardi e fa registrare un incremento del 3,2% rispetto a 24,6 miliardi dell'anno precedente pari a un aumento di 780 milioni in valore assoluto. La spesa pensionistica finanziata in via principale dai contributi versati dai lavoratori e dai datori di lavoro incide sul Pil per il 15,08% nel 2012 e per il 15,86% ove si comprenda anche la spesa erogata per conto dello Stato, con esclusione delle erogazioni relative alle indennità di accompagnamento a favore degli invalidi civili. Nel 2012 la spesa per le sole pensioni Inps è stata di 198 miliardi di euro (+1,8% rispetto al 2011, quando era stata di 194,5 miliardi).

A seguito delle fusioni, come già anticipato dal presidente Antonio Mastrapasqua, i conti dell'Inps per il 2012 sono in rosso di 9 miliardi: ammanco che però non preoccupa il numero uno delle pensioni pubbliche. Il rosso dell'Inpdap non mette a rischio il sistema del nuovo Inps", ha sottolineato Mastrapasqua, aggiungendo che l'Inps ha cumulato oltre 25 miliardi di saldi positivi negli ultimi quattro anni, e che quindi "il sistema è in piena sicurezza". Il 2012 è comunque "l'annus horribilis - sostiene Mastrapasqua - soprattutto per la crisi di fiducia". In quattro anni di crisi lo Stato ha erogato, tramite l'Inps, 80 miliardi di sussidi per cassa integrazione e disoccupazione.

Resta ancora aperto il capitolo esodati. Per i 65mila lavoratori espulsi dal mercato del lavoro e senza un sostentamento, il numero delle pensioni effettivamente liquidate al 10 giugno 2013 ammonta a 11.384. Sull'intera platea dei salvaguardati, hanno finora certificato il diritto 62 mila persone di cui 26.181 lavoratori in mobilità ordinaria, 2.565 lavoratori in mobilità lunga, 17.143 titolari di prestazione straordinaria, 7.960 prosecutori volontari, 1.226 lavoratori pubblici esonerati dal servizio, 87 lavoratori in congedo per assistere figli disabili gravi, 3.888 lavoratori cessati per accordi individuali/collettivi di incentivo all'esodo e 2.950 non classificabili per i quali la certificazione è in corso di definizione o postalizzazione.


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