Fitch, le assicurazioni italiane possono assorbire l’extra contributo
Secondo l’agenzia di rating, le compagnie e le banche hanno solidi fondamentali finanziari e possono mettere in atto "potenziali azioni di mitigazione"
La redditività di banche e assicurazioni italiane potrebbe essere intaccata dal contributo richiesto dal governo nella prossima legge di Bilancio, “ma solidi fondamentali finanziari e potenziali azioni di mitigazione, come la moderazione dei dividendi o la condivisione dei costi con i clienti, dovrebbero limitarne l’impatto”. È ciò che afferma in una nota Fitch, secondo cui “è improbabile che i rating di banche e assicurazioni italiane ne risentano”.
Banche e assicurazioni, ricorda l’agenzia di rating, potrebbero dover affrontare 4,4 miliardi di euro di extra tasse nel 2026 e 11 miliardi di euro nel periodo 2026-2028.
Banche e assicurazioni, ricorda l’agenzia di rating, potrebbero dover affrontare 4,4 miliardi di euro di extra tasse nel 2026 e 11 miliardi di euro nel periodo 2026-2028.
Fitch non si aspetta un effetto significativo sulla redditività bancaria: “prevediamo che l'utile netto delle sei maggiori banche si attesterà a circa 26 miliardi di euro nel 2025-2026 e che l'utile operativo si manterrà intorno al 4% delle attività ponderate per il rischio. La generazione di capitale potrebbe indebolirsi, ma le banche italiane presentano solidi parametri patrimoniali”, sebbene “i dividendi agli azionisti delle banche quotate potrebbero ridursi, con un impatto minore per i due gruppi cooperativi, che presentano un rapporto di distribuzione inferiore al 10%”.
Per quanto riguarda le assicurazioni, secondo Fitch “sono ben posizionate grazie alla loro solida redditività, supportata dalla ripresa della raccolta netta e dalla riduzione dei tassi di riscatto nel ramo vita, dai recenti forti aumenti dei prezzi nel ramo danni e dalla riduzione dei sinistri dovuti a catastrofi naturali nel 2025, almeno finora. Non prevediamo che le misure fiscali indeboliscano significativamente la redditività e, se necessario, le compagnie assicurative potrebbero probabilmente trasferire parte dei costi aggiuntivi ai titolari delle polizze attraverso tariffe più elevate”.
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