Ivass, nel primo trimestre i premi hanno raggiunto i 46,2 miliardi di euro
Lo rileva l’ultimo bollettino statistico che mostra una progressione tanto nel danni (+9,1%) quanto nel vita (+14,9%)
Nel primo trimestre di quest’anno, i premi raccolti dalle imprese assicurative con stabile organizzazione in Italia sono arrivati a 46,2 miliardi di euro. A evidenziarlo è l’Ivass nel suo ultimo bollettino statistico, specificando che nel settore danni la crescita su base annua, pari a +9,1%, “rafforza la dinamica espansiva in atto dall’inizio del 2021”; anche per quanto riguarda il settore vita l’Ivass registra un aumento della raccolta su base annua: +14,9% con un aumento di 4,3 miliardi.
La maggior parte delle polizze vita sono raccolte dalle compagnie con sede legale in Italia, mentre la raccolta degli stabilimenti di imprese estere nei primi tre mesi dell’anno è stata inferiore al 2,5% (pari ai livelli del 2011); discorso diverso per il danni, dove invece imprese estere crescono.
Per quanto riguarda il Rendistato (il rendimento lordo dei titoli di Stato), l’Ivass ha osservato come nel primo trimestre 2025 il volume dei premi contabilizzati sia stato pari a 32,9 miliardi, in aumento del +14,9% rispetto all’anno precedente, quando registrava a sua volta un incremento annuo del +8,8%. I premi del ramo I sono diminuiti leggermente su base annua (-1,5%), rimanendo oltre i 20 miliardi di euro. La raccolta del ramo III è cresciuta di +3,9 miliardi rispetto all’anno precedente (+57,5%), a quota 10,7 miliardi.
Per quanto riguarda la nuova produzione vita, il peso del nuovo business per il secondo anno consecutivo è aumentato. Questo risultato, precisa l’Ivass, “è dovuto principalmente alla crescita delle nuove coperture di ramo III, il cui contributo è tornato a crescere nel 2025 dopo tre anni di calo”.
L’ammontare della raccolta vita è costituito prevalentemente da premi unici (85,8%, in aumento del 17,4% rispetto al I trimestre 2024) e per il restante 14,2% da premi periodici: questi ultimi prevalgono nei contratti di ramo IV (polizze Long Term Care), caratterizzati da una durata tendenzialmente più lunga.
Relativamente alla quota dei canali distributivi nella raccolta vita, il bollettino statistico rileva che nel primo trimestre 2025 è cresciuto il ruolo degli sportelli bancari e postali e dei consulenti finanziari. In particolare, osserva l’Ivass, la quota di consultenti finanziari è passata dal 15,0% dei primi tre mesi 2024 al 16,5% dell’analogo trimestre 2025, grazie soprattutto all’aumento delle polizze individuali in particolare di tipo unit linked. Nel primo trimestre 2025 le polizze collettive hanno rappresentato il 7% della raccolta vita, livello sostanzialmente stabile rispetto al 6,6% del primo trimestre 2024. Si è registrato un forte incremento (+53,0%) delle vendite dirette tramite agenzie in economia e gerenze, il principale canale per queste polizze.
La raccolta danni registrata nel primo trimestre 2025 è pari a 13,3 miliardi di euro, confermando il trend di crescita degli ultimi anni. L’aumento riguarda sia il settore non-auto, che segna un +9,8% e supera 8 miliardi di euro, sia nel comparto auto, che cresce del +8,1%, arrivando a 5,2 miliardi. Più nello specifico, nel comparto auto è proseguita la crescita delle coperture Cvt, che hanno raggiunto il 27,4% del totale, così come è cresciuta anche la raccolta del ramo Rc auto (+6,4%). Nel non auto, la crescita del comparto è dovuta a incrementi nei principali rami: ad esempio cresce il property e in particolare il ramo incendio (+27,5%, raggiungendo 1,1 miliardi di premi), mentre la Rc generale ha mostrato un aumento molto minore (+0,3%).
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