Esa, allerta su tensioni politiche e commerciali
Le tre autorità europee di vigilanza hanno invitato il settore finanziario a mantenere un approccio prudente al rischio
Le tre autorità europee di supervisione e vigilanza mettono in guardia il settore finanziario dai possibili effetti che le tensioni politiche e commerciali potranno avere sul mercato. “Gli improvvisi cambiamenti strutturali nel commercio internazionale e nella sicurezza hanno portato a un deterioramento delle prospettive economiche nel primo semestre del 2025”, scrivono Eba, Eiopa ed Esma, riunite sotto la sigla dell'Esa, nel loro Autumn 2025 Joint Committee Report.
Nel dettaglio, il rapporto si concentra soprattutto sulle tensioni commerciali fra Stati Uniti e Unione Europea che sono scaturite dalla nuova politica di dazi annunciata da Donald Trump. “Dazi e oscillazioni valutarie stanno avendo un certo impatto sui mercati delle commodity e dei cambi, creando nuovi canali in cui i rischi possono diffondersi fra le istituzioni finanziarie”, si legge nel report. “Le forti interconnessioni con il settore finanziario degli Stati Uniti – prosegue il report – accrescono la sensibilità delle imprese a questo genere di rischi”.
Il mercato finanziario dell'Unione Europea ha finora mostrato una certa capacità di resilienza: le banche continuano a generare solidi profitti, le assicurazioni conservano robusti livelli di solvibilità e i fondi pensione sono ben finanziati.
Tuttavia l'Esa invita il mercato a mantenere un approccio prudente al rischio: sarà necessario continuare a valutare i fattori geopolitici nella gestione dell'operatività di business ed essere pronti ad assorbire eventuali correzioni di mercato. Importante infine anche rafforzare i presidi di sicurezza contro il cyber risk e tenere sotto controllo eventuali esposizioni alle criptovalute.
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