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Quanto costa la Costa Concordia

Le spese di riassicurazione lievitate di quasi il doppio in 18 mesi

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A luglio 2013, la cifra accantonata dai riassicuratori che si occupano dell'operazione della Costa Concordia è pari a 1,2 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto a quanto si era accantonato a inizio anno. Secondo le stime elaborate dall'International group of protection and indemnity, il pool di riassicurazione che coordina la condivisione dei sinistri protection & indemnity nel ramo Marine, i costi assicurativi che riguardano l'incidente occorso alla nave da crociera il 13 gennaio 2012 sono cresciuti in modo sostanziale nei 18 mesi successivi al naufragio. 

Per esempio i costi di rimozione, tra cui il cosiddetto parbuckling avvenuto il 16 settembre scorso, sono passati da circa 550 milioni a oltre 900, e sono quelli che hanno registrato l'aumento più marcato rispetto a quanto stanziato. Secondo il pool non erano stati inclusi in modo accurato costi aggiuntivi sostenuti per i galleggianti, i lavori sottomarini, l'ingegneria e la mitigazione del rischio. Per quanto riguarda le perdite totali, questi superano ampiamente il miliardo e mezzo di dollari, tra 500 milioni per la perdita del corpo e 200 milioni per infortuni o morte dei passeggeri, rendendo il naufragio della Costa Concordia il più costoso, per il comparto Marine, di tutti i tempi. 

Prima del naufragio della Concordia, il costo medio sostenuto per recuperare relitti marini di grandi dimensioni, fa sapere l'International group of protection and indemnity, non superava i 60 milioni di dollari. Le circostanze eccezionali che hanno caratterizzato l'evento, tuttavia, spingono gli esperti del pool a ritenere improbabile un impatto di lungo periodo sui premi del comparto.

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