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Mediobanca, stop all’ops su Banca Generali

La proposta non passa all’assemblea dello scorso 21 agosto: per Alberto Nagel “un’opportunità mancata”

Mediobanca, stop all’ops su Banca Generali
Sfuma il progetto dell’ops di Mediobanca su Banca Generali. La decisione è arrivata lo scorso 21 agosto, al termine dell’assemblea degli azionisti indetta proprio per dare il via libera all’operazione annunciata lo scorso aprile.

Come illustra Piazzetta Cuccia in una nota, si è detto favorevole all’operazione soltanto il 35% del capitale sociale, fatto “per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati”: contrario invece il 10%, “sostanzialmente il gruppo Caltagirone”, mentre si è astenuto il 32% della compagine azionaria, fra cui il primo azionista Delfin e investitori come Amundi, Anima, Edizione e Unicredit.

Prendendo atto dell’esito dell’assemblea, Mediobanca ha dichiarato “decaduta l’offerta su Banca Generali”. L’amministratore delegato Alberto Nagel ha parlato di “un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca”. 

Lo stop è arrivato nel pieno dell’ops che Mps ha lanciato su Mediobanca e che si concluderà il prossimo 8 settembre. Lo scorso 21 agosto, giorno dell’assemblea, le adesioni erano arrivate al 19,4% delle azioni oggetto dell’offerta: la soglia minima per il successo dell'operazione è fissata al 35%.

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