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S&P, rischio credito per le compagnie assicurative italiane

Probabile restino vulnerabili alla crescente concorrenza

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Per le compagnie assicurative italiane il rischio di credito è più alto rispetto alle concorrenti dell'Europa occidentale e settentrionale, per via del maggior peso di Bot e Btp nei loro bilanci, che rappresentano il 49% degli investimenti. È quanto sostiene Standard & Poor's (S&P), che ha stilato un rapporto sul settore assicurativo italiano.

L'agenzia di rating segnala la consistente volatilità" dei bilanci, per via delle oscillazioni del differenziale del debito sovrano. Per questo motivo, inoltre, S&P esprime un outlook negativo sulla maggior parte dei rating delle imprese italiane del settore, anche alla luce di un livello di capitale inferiore a quello dei concorrenti europei.

L'agenzia ritiene che la concentrazione di investimenti sui nostri titoli di Stato non dovrebbe cambiare nei prossimi tre anni, anche per via dei rendimenti elevati che questi garantiscono. In parallelo, gli utili dovrebbero migliorare nel 2013 anche se una ripresa di lungo periodo non si vede ancora. Infine, S&P evidenzia come le assicurazioni italiane restino vulnerabili alla crescente concorrenza sul fronte dell'Rc auto e dei contratti vita con premio unico garantito, che rappresentano le loro linee principali di prodotto.

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