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La raccolta italiana nel primo semestre è di 72,2 miliardi di euro

È quanto rilevano le statistiche dell’Ivass: continua la contrazione del vita (-5,7%) mentre crescono i rami danni (+7,9%)

La raccolta italiana nel primo semestre è di 72,2 miliardi di euro
Secondo l’ultima rilevazione statistica pubblicata dall’Ivass, nei primi sei mesi del 2023 le imprese aventi stabile organizzazione in Italia (imprese con sede legale in Italia e stabilimenti in Italia di imprese estere) hanno raccolto complessivamente 72,2 miliardi di euro. I rami vita sono in contrazione su base annua (-5,7% rispetto al primo semestre di un anno fa), mentre prosegue l’espansione nei rami danni (+7,9%).
Nel vita male il ramo III, ma cresce il ramo I

Il calo della raccolta vita è principalmente dovuto all’andamento del ramo III (-36,4% rispetto al primo semestre 2022), mentre il ramo I registra un incremento del +10,2%, che corrisponde ad un’incidenza di circa il 70% sul totale dei premi raccolti; prosegue l’incremento della raccolta legata ai fondi di ramo VI, che rimangono limitati ad una quota ridotta del totale.

La distribuzione nei rami vita, è quasi scontato dirlo, avviene prevalentemente attraverso gli sportelli bancari e postali, i quali nel periodo monitorato hanno visto aumentare la propria quota di raccolta, mentre diminuisce il peso della distribuzione operata dai brokers e dai consulenti finanziari.

Più nello specifico L'Ivass osserva che "il recente calo nella produzione di ramo III è attribuibile soprattutto agli sportelli bancari e postali (-43,9% di premi intermediati tra il primo semestre 2022 e l’analogo periodo del 2023), mentre gli altri canali sono caratterizzati da riduzioni inferiori". La distribuzione tramite sportelli bancari e postali determina la tenuta della raccolta di ramo I, visto che gli Altri canali sono caratterizzati da una lieve riduzione (pari a -2,6%).

Bene i rami danni, recupera anche il comparto auto

La raccolta danni dei primi sei mesi del 2023 è pari a 22,4 miliardi, in aumento del +7,9% su base annua. Anche se si osserva un lieve recupero della raccolta del comparto auto (8,8 miliardi di euro, +6,5% rispetto al 2023), la crescita del settore è trainata dai comparti non-auto (13,5 miliardi, +8,8% su base annua): l’incidenza del comparto property è analoga a quella del comparto salute (nel primo semestre 2023 il 31% circa della raccolta non-auto); cresce il peso dell’Rc generale (21% circa del totale non-auto), della tutela e assistenza e del credito e cauzione (entrambe al 6,6%).

Nei primi sei mesi del 2023 i broker e le agenzie in economia e gerenze mostrano una crescita della quota di premi intermediati rispetto al totale (rispettivamente del 15,4% e 3,5%); le agenzie con mandato riducono il loro peso, che comunque si attesta poco sotto il 68%.


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