Eurovita, per Cimbri la soluzione è “ben incanalata”
Il presidente di Unipol è ottimista sulla vicenda della compagnia commissariata, ed esclude qualsiasi rischio sistemico
La vicenda Eurovita “mi sembra favorevolmente incanalata nelle ultime ore”. Ad affermarlo è stato il presidente di Unipol, Carlo Cimbri nel suo intervento da remoto al congresso della Fabi. Secondo Cimbri, “non c’è assolutamente alcun rischio sistemico per il settore finanziario connesso a Eurovita”, una compagnia “piccola” nella quale, ha aggiunto, “400mila persone hanno incautamente affidato i propri risparmi”.
Per la compagnia commissariata è allo studio una soluzione di sistema che preveda il coinvolgimento a vario titolo dei primi cinque gruppi assicurativi italiani (Generali, Unipol, Poste Vita, Intesa Sanpaolo Vita e Allianz) e delle banche che hanno venduto i prodotti Eurovita. Nei giorni scorsi, sempre intervenendo su Eurovita, Cimbri aveva detto che il salvataggio della compagnia “non è difficile, ci vuole solo buona volontà”. I cinque big assicurativi “hanno definito uno schema di messa in sicurezza per i clienti di Eurovita che prevede il subentro e le compagnie si farebbero carico della società, di tutto il portafoglio. L’unica condizione – aveva osservato Cimbri – è che le banche, che hanno collocato questi prodotti, finanzino a tasso zero, fino alla scadenza naturale delle polizze, in caso di eventuali riscatti da parte dei clienti”.
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Carlo cimbri,