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Stress test 2021, le raccomandazioni di Eiopa

Pubblicate una serie di indicazioni, suddivise in tre categorie, destinate alle Autorità di vigilanza competenti e alle compagnie europee

Stress test 2021, le raccomandazioni di Eiopa
Eiopa ha pubblicato le sue raccomandazioni alle autorità di vigilanza e agli assicuratori sullo stress test assicurativo 2021. Dopo averne analizzato i risultati, Eiopa ha ora definito una serie di azioni che, una volta attuate, negli auspici dell’Autorità si potranno rendere il settore assicurativo europeo più resiliente.

Le raccomandazioni si dividono in tre categorie. Per quanto riguarda le vulnerabilità individuate durante lo stress test, Eiopa sottolinea la necessità di ridurre la dipendenza delle imprese dalle misure transitorie. Per affrontare altre vulnerabilità, le autorità nazionali competenti dovrebbero valutare se i rischi che hanno causato un calo significativo dei coefficienti di Solvency capital requirement dei (ri)assicuratori sono adeguatamente gestiti. Le Autorità nazionali competenti dovrebbero inoltre verificare che le imprese allochino risorse sufficienti per valutare adeguatamente i rischi non coperti dal reporting framework di Solvency II.

Due ulteriori raccomandazioni si concentrano poi sulle potenziali azioni di gestione. Eiopa raccomanda alle Autorità nazionali competenti di “indagare sul motivo per cui alcune entità hanno scelto di non valutare le potenziali azioni di gestione”, mentre per gli assicuratori che le hanno valutate, l’Eiopa suggerisce “un’analisi più approfondita della fattibilità e dell’impatto riportato delle azioni di gestione applicate”. Le Autorità nazionali, inoltre, dovrebbero anche “valutare in che modo i processi decisionali, la capacità di raccogliere informazioni rilevanti ei modelli utilizzati consentirebbero loro di rispondere rapidamente a sviluppi negativi”.

Infine, Eiopa ha incluso una raccomandazione specifica per ogni singola impresa, invitanto le Autorità nazionali interessate a intraprendere azioni di vigilanza, incluse le ispezioni in loco se necessario, “per migliorare ulteriormente il processo di convalida e la qualità dei dati ricevuti dal partecipante”.

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