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Generali resta il primo gruppo assicurativo italiano per raccolta

Il Leone di Trieste si conferma ancora una volta primo nella graduatoria annuale per gruppi di imprese stilata dall’Ania. Sul podio si confermano anche Intesa Sanpaolo Vita (seconda) e Poste Vita (terza)

Generali resta il primo gruppo assicurativo italiano per raccolta
Generali mantiene la vetta dei gruppi assicurativi italiani nella classifica generale dell’Ania che mostra i premi del lavoro diretto contabilizzati nei rami vita e danni, distinti per gruppo di imprese (secondo l’albo di Ivass) al 31 marzo 2021.

La graduatoria 2020 incorona ancora una volta il Leone di Trieste, stabilmente primo ormai da anni, con 25,6 miliardi di euro, in crescita del 4% sull’anno precedente e con un’incidenza di circa il 17% sul totale del mercato. 

Assieme a Generali, si confermano nella stessa posizione di classifica dello scorso anno tutti i primi sette gruppi del mercato.
Al secondo posto, quindi, troviamo ancora il gruppo Intesa Sanpaolo Vita, con una raccolta pari a 21,8 miliardi e un’incidenza del 14,4% del mercato, mentre a chiudere il podio è sempre Poste Vita, terza, che ha raccolto 16,9 miliardi di euro (-6% rispetto al 2019), con l’11,1% di quota di mercato.

Al quarto posto c’è stabilmente Allianz Italia, con 16,5 miliardi di raccolta (+8,9% rispetto allo scorso anno), seguito dal gruppo Unipol (12,1 miliardi di raccolta: -13%), da Axa Italia (7,0 miliardi di premi, -7,4%) e il gruppo Cattolica (4,6 miliardi di premi, -15,8%). Salgono in classifica Reale Group (4 miliardi circa di premi: -6,4%), all’ottavo poso, e il gruppo assicurativo Mediolanum (3,8 miliardi, -0,7%). Chiude la lista dei primi dieci Bnp Paribas Cardif Vita (3,7 miliardi di premi, -11,8%).

Se si osserva invece la classifica per rami, nel comparto danni il gruppo Unipol continua a restare in testa, con il 20,5% del mercato, seguito da Generali (quota del 15,4%), Allianz Italia (11,7%), Reale Group (6.5%) e Cattolica (5,5%).

Nei rami vita la leadership va invece a Intesa Sanpaolo Vita, che sale al primo posto con una quota di mercato del 18,1%. Al secondo posto c’è Generali con una quota di mercato al 17,44%, e Poste Vita (14,7), Allianz Italia (10,6%) e Axa Italia (4,5%).

Per quanto riguarda la distribuzione, nei rami danni il mercato resta saldamente in mano agli agenti, che nel corso del 2020 hanno intermediato premi per 24,8 miliardi, con una quota di mercato del 74,2%, sostanzialmente in linea con quella detenuta nel 2019 (74,1%). Al secondo posto troviamo i broker, con 3,2 miliardi di premi e una quota in leggera crescita al 9,7% (dal 9,1%). La vendita diretta è il terzo canale danni con una raccolta di 2,9 miliardi circa e una quota dell’8,9%. Seguono gli sportelli bancari, che intermediano circa 2,2 miliardi di premi e vedono diminuire la loro quota di mercato al 6,8% (dal 7,5% del 2019).

Ovviamente il discorso è diametralmente opposto per quanto riguarda i rami vita, dove gli sportelli bancari la fanno da padrone con 59,9 miliardi di premi intermediati e una quota del 59,2% del mercato, ma in diminuzione del 7,4% rispetto allo scorso anno. Al secondo posto troviamo gli agenti, con 14,9 miliardi di premi intermediati e un’incidenza del 14,7%; seguono i promotori finanziari (13,8 miliardi di premi, 13,7% del mercato), la vendita diretta (11 miliardi di raccolta e 10,9% di quota); chiudono i broker con 1,5 miliardi di premi intermediati e l’1,5% di quota di mercato.

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