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Nasce l’Italian Insurtech Association

L’associazione si pone l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del mercato assicurativo digitale accelerando l’innovazione dei modelli di offerta e servizio e aumentando gli investimenti

Nasce l’Italian Insurtech Association
Nasce ufficialmente l’Italian Insurtech Association (IIA), entità senza scopo di lucro costituita da tutte le componenti della filiera del mercato: compagnie e broker assicurativi; banche e intermediari finanziari; società specializzate in tecnologie abilitanti e nel marketing digitale assicurativo.
 L’associazione, spiega una nota, “ha l’obiettivo di accelerare l’innovazione dell’industria assicurativa attraverso formazione tecnica, condivisione di best practice tecnologiche, generazione di sinergie tra gli associati e confronto con le istituzioni nazionali e internazionali.  Una missione sistemica sintetizzata nel claim Enabling insurtech ecosystems”.
 IIA orienterà la sua in azione nella direzione degli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

La governance dell'associazione

La governance dell’associazione sarà basata su un consiglio direttivo, rinnovato ogni anno, e un management che avrà il compito di realizzare un programma articolato in diverse aree ciascuna con specifici obiettivi e finalità, che sarà reso pubblico nelle prossime settimane attraverso un white paper.  Il primo mandato di presidenza del consiglio direttivo è stato attribuito a Simone Ranucci Brandimarte (co-fondatore di Yolo), il vice presidente è Gerardo Di Francesco (managing partner di Wide Group).
 La missione associativa sarà perseguita attraverso attività di diversa natura: programmi di formazione e approfondimento per ampliare e aggiornare le competenze tecnico-operative professionali; confronti periodici tra gli operatori sui temi di gestione e sviluppo (share business); costruzione di un data base di contenuti tecnologici e accademici insurtech (in Italia e a livello globale), a uso esclusivo dei soci.
La missione associativa sarà perseguita anche attraverso il confronto con l’autorità di vigilanza sull'attività assicurativa e con le istituzioni di riferimento per l'innovazione e l'Agenda digitale italiana (ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione).
L’IIA, inoltre, promuoverà ogni anno un insurtech summit. La prima edizione si terrà a Milano il prossimo 17 settembre.
I soci fondatori dell’IIA sono dieci tra manager e imprese: oltre al già citato Simone Ranucci Brandimarte, e a Gerardo Di Francesco, ne fanno parte Gianluca De Cobelli (l’altro co-fondatore di Yolo), Alfredo Scotti (president KT&Partners), Cristiano Flavio Josef (manager di Swiss Re Zurich), la compagnia Net Insurance guidata da Andrea Battista, Propensione (società d'intermediazione digitale di previdenza integrativa fondata da Giancarlo Scotti), Wide Group, Yolo e lo studio legale D’Argenio Polizzi e Associati.  
Ai dieci fondatori si sono aggiunti 35 soci rappresentativi di tutte le componenti imprenditoriali e professionali dell'industria insurtech: sono i soci costituenti che condivideranno e approveranno il programma 2020/2021 dell’associazione (IIA white paper). L’IIA, inoltre, è aperta alle imprese industriali e commerciali interessate a integrare l’offerta ai propri clienti con prodotti assicurativi e anche a singoli professionisti di settore interessati a crescere in competenze in settore insurtech. È possibile associarsi proponendo la candidatura al link https://www.insurtechitaly.it/
L’associazione fa parte di un network internazionale di associazioni: la Global Insurtech Association che si prefigge l'obiettivo di accelerare la creazione di best practice internazionali.

Un impulso alla crescita dell'industria assicurativa

 “L’IIA – spiega il presidente Ranucci Brandimarte – nasce per dare impulso, attraverso l’insurtech, alla crescita dell'intera industria assicurativa. Il rapido cambiamento dei comportamenti di consumo e investimento, trainato dall'innovazione tecnologica, ha generato una nuova domanda di servizi che metterà in crisi l'offerta tradizionale. Gli investimenti e l'operatività del settore in Italia non sono stati fin qui in linea con quelli internazionali. C’è molto da fare, con urgenza, per dare una risposta efficace alla nuova domanda e bisogna operare su diversi fronti. L’IIA, per questo, si propone come associazione aperta a tutti gli attori della filiera per rappresentarli anche nel confronto con le istituzioni”.
Secondo il vice presidente Di Francesco, “accelerare la digitalizzazione deve diventare un obiettivo sistemico perché un settore assicurativo digitalizzato, oltre a proteggere meglio cittadini e imprese, può dare un impulso rilevante alla crescita economica. Serve, per questo, il coinvolgimento di tutti gli stakeholder, delle associazioni che li rappresentano e delle istituzioni di mercato: l’IIA si propone di promuovere questa partecipazione e indirizzarla verso obiettivi comuni”.

 

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