Yolo, ecco il nuovo piano industriale al 2028

Il cda prevede di evolvere da un modello di business dualistico (broker assicurativo digitale e tech services provider) a un modello focalizzato sull’attività di distribuzione in ambito B2B2C (digital, phygital e di prodotti embedded) da sviluppare organicamente e per linee esterne.   

Il piano si articola in tre aree: crescita organica e inorganica dell’attività di broker assicurativo digitale; valorizzazione della business line tech services e individuazione di un partner strategico; razionalizzazione e ottimizzazione della struttura dei costi. 

Per quanto riguarda il primo pilastro, la crescita sarà perseguita “organicamente, attraverso l’innovazione dell’offerta, il miglioramento dei servizi, lo sviluppo delle attuali attività phygital (automotive e intermediari, in particolare) e degli accordi con distributori e di bancassurance”. Ma anche per linee esterne, attraverso l’acquisizione di intermediari assicurativi.  

Il secondo punto consisterà nello scorporo dell’area tech services e nella partnership strategica con un primario operatore tecnologico, così da ridurre l’incidenza dei costi operativi, migliorando la redditività e riducendo il fabbisogno finanziario.  

Il piano, infine, prevede la semplificazione del modello operativo attraverso la razionalizzazione dei processi e la centralizzazione in capo alla holding capogruppo di alcune funzioni. 

Veniamo quindi ai nuovi target: rispetto alle previsioni del precedente piano, le nuove stime sono più conservative. In particolare, la strategia precedente prevedeva ricavi complessivi superiori a 15 milioni di euro con un ebitda positivo di circa il 5%, mentre le nuove stime indicano il raggiungimento per l’anno in corso di circa 14 milioni di ricavi complessivi e un ebitda ancora negativo ma “in deciso miglioramento rispetto all’anno precedente e al primo semestre di quest’anno”, scrivono dalla società.  

I ricavi attesi per il 2026 sono pari a circa 17 milioni e superiori a 29 milioni nel 2028 (con un cagr 2025-2028 superiore al 30%), con redditività positiva e crescente. 

L’ebitda margin adjusted (che non considera i costi straordinari) è previsto in crescita dal circa 11% nel 2026 (>20% sui ricavi netti dei costi distributivi variabili) a circa il 23% (>40% sui ricavi netti dei costi distributivi variabili) nel 2028.  

Il cda ha anche deliberato un aumento di capitale almeno di cinque milioni di euro, conferendo al presidente e all’amministratore delegato “tutti i poteri necessari per dare esecuzione all’aumento di capitale” deliberato entro il limite massimo di sei milioni, inclusivo di sovrapprezzo. A oggi, fa sapere Yolo, non risultano ancora formalizzate lettere d’impegno. Qualora l’ammontare minimo di risorse finanziarie necessario per l’attuazione degli obiettivi del piano non dovesse essere raggiunto, il cda si riserva di fornire al mercato un aggiornamento della guidance.    

È prevista inoltra la sottoscrizione di un’ulteriore tranche del prestito obbligazionario emesso in il 31 luglio 2025, a tasso variabile 2025-2030. La società si era riservata la facoltà, da esercitarsi entro il 30 giugno 2026, di aumentare il valore nominale del prestito fino a un massimo di un milione e 800mila euro, attraverso l’emissione di un massimo di ulteriori 18 obbligazioni con le medesime caratteristiche dei titoli in circolazione. Sulla base di tale facoltà, Yolo si è impegnata nei confronti di un nuovo sottoscrittore a emettere, il 17 dicembre prossimo tre nuovi titoli per un importo complessivo di 300mila euro.  

Infine, la nota ricorda che Mauro Boccasini, nominato direttore finanziario lo scorso 10 dicembre, ha assunto anche la funzione di investor relations manager della società.