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Luca Franzi de Luca confermato alla guida di Aiba

Lo ha deciso l'assemblea che si è svolta a Milano. I due vice presidenti sono Giuseppe Naso e Flavio Sestilli

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Luca Franzi de Luca è stato confermato presidente Aiba per il prossimo triennio dall'assemblea annuale dell'associazione dei broker, che si è riunita oggi a Milano. I due vice presidenti sono Giuseppe Naso (confermato) e Flavio Sestilli; completano la giunta esecutiva Marco Araldi, Alessandro Reategui e Giorgio Stoppato. Per la prima volta, grazie al cambio di statuto, fa sapere Aiba, i soci hanno potuto esercitare il voto a distanza nonché partecipare ai lavori anche da Roma, in videoconferenza.

"Sarà ora importante dare continuità al lavoro intrapreso tutti insieme seguendo le linee programmatiche che puntano a proseguire nel precorso di crescita della nostra associazione", ha detto il presidente durante l'assemblea. "Ciò sarà possibile - ha continuato - anche attraverso l’affermazione del valore strategico del ruolo del broker di assicurazioni e riassicurazioni nell’interesse dei nostri clienti e, comunque, di tutti coloro che sono coinvolti nella rapida trasformazione che interessa anche il mercato assicurativo".
Durante la presidenza Franzi, ricorda la nota di Aiba, è stata realizzata una riforma statutaria che ha l'obiettivo di stimolare il ricambio generazionale dell'organismo di rappresentanza. "I nuovi supporti operativi per gli associati in materia di governance aziendale e compliance - dice la nota - hanno consentito un più agevole approccio ai cambiamenti regolamentari". 

I numeri dei broker per il 2018 presentano un carattere sostanzialmente stabile: al 31 dicembre 2018, ad Aiba risultano operative 2.347 aziende tra 1.635 società e 712 ditte individuali. L’associazione, tenendo conto dell’andamento dei contributi al Fondo di garanzia mediatori, stima tuttavia che gli effettivi operatori siano circa 2.000. La quota di mercato dei broker riferita alla raccolta premi delle compagnie è all’11%, in leggera crescita rispetto al 10,6% del 2017. Anche nel 2018, comunque, il settore del brokeraggio ha registrato una serie di fusioni e concentrazioni, soprattutto nel campo delle imprese individuali. 
L'associazione dei broker si conferma ampiamente la prima rappresentanza italiana di categoria, con 1.059 aziende associate, per una rappresentatività di circa l’80% del giro d'affari complessivo dei broker italiani. 

Nei rami danni il volume dei premi intermediato dai broker nel 2018 è stato pari a 14,3 miliardi di euro, circa un miliardo in più dell’anno precedente. Secondo questi dati, gli intermediari indipendenti gestirebbero il 37,8% della quota di mercato danni totale e "in aumento proporzionato all'incremento della produzione danni rami elementari", sottolineano da Aiba.

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