Aiba: "la prevenzione dei rischi diventi europea"
Secondo l'associazione guidata da Flavio Sestilli, l'Unione Europea dovrebbe attrezzarsi per armonizzare i diversi sistemi assicurativi nazionali sulle catastrofi naturali per costituire un unico schema transnazionale
"Vista sia la maggior frequenza degli eventi naturali, aumentati solo in Italia di sei volte rispetto a dieci anni fa, sia la loro maggior intensità riteniamo che l'Unione Europea nel suo complesso potrebbe valutare di attrezzarsi armonizzando i diversi sistemi assicurativi nazionali per costituire uno schema a livello europeo che si basi su una sinergia pubblico-privato, proposta peraltro espressa in un recente paper congiunto Eiopa-Bce". A dirlo è Flavio Sestilli, presidente di Aiba, in occasione della Giornata internazionale per la riduzione del rischio dei disastri, istituita dall'Onu nel 1989 per evidenziare i rischi connessi alle catastrofi naturali e per sottolineare possibili soluzioni per mitigarne l'impatto.
Aiba, quindi, insiste sulla necessità di quello che definisce un cambio di paradigma culturale da parte di istituzioni e imprese: "è fondamentale - ha aggiunto Sestilli - che la prevenzione dei rischi diventi una priorità per tutti, grazie a un lavoro sinergico tra istituzioni pubbliche e aziende private, soprattutto in un continente come l'Europa in cui i cambiamenti climatici stanno già facendo pesantemente sentire i loro effetti".
Aiba sostiene un sistema di premialità, come previsto nella normativa che ha introdotto l'obbligo per le imprese di assicurarsi contro le cat nat, introducendo forme di detraibilità fiscale, aliquote Iva ridotte, condizioni migliorative per i premi assicurativi o di condizioni contrattuali per coloro che dimostrano di aver operato sulla prevenzione dei rischi, adottando, per esempio, strutture antisismiche, contenimenti per frane e allagamenti, sistemi di deflusso delle acque o attività di prevenzione dell'inquinamento derivante da un fenomeno climatico.
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