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Agenti al Centro, l'autodenuncia dell'esecutivo Sna non basta

Oggi a Roma conferenza stampa dei vertici del sindacato

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L'autodenuncia di pochi agenti non serve a nulla: detta protesta, peraltro tardiva, avrebbe qualche speranza di successo se attuata in massa". E' questo il richiamo di Roberto Salvi, presidente della corrente Agenti al Centro all'interno del sindacato nazionale, contenuto in una lettera aperta indirizzata al presidente dello Sna Claudio Demozzi.

Dopo l'approvazione con il voto di fiducia al Senato del pacchetto liberalizzazioni, all'interno del quale è presente il famoso art. 34 sulla "multi-preventivazione", l'esecutivo nazionale del sindacato aveva annunciato l'intenzione di autodenunciarsi presso i presidenti di Senato e Camera, la presidenza del Consiglio e l'Isvap. Per Salvi il presidente Demozzi "rimane sordo e continua con assoluto ottimismo e convinzione la strada diplomatica".

"Lo stato di agitazione - continua Salvi - rimane ancora una chimera chiesta a gran voce dalla stragrande maggioranza della categoria". Agenti al Centro ribadisce che "l'errore fatale" è stato quello di non puntare "all'abrogazione della norma" piuttosto che all'emendamento.

Intanto oggi alle 13 si terrà a Roma una conferenza stampa, alla presenza di parlamentari di maggioranza e opposizione, in cui l'esecutivo nazionale dello Sna potrebbe annunciare azioni che vadano oltre l'autodenuncia.

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