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Fisac, accordo truffa tra Confsal e Sna

Demozzi, invariato il livello di tutela e i diritti acquisiti dei dipendenti

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La Fisac Cgil si schiera contro l'accordo siglato tra Sna e le sigle sindacali Fesica Confsal, Confsal Fisals e Cpmi Italia-Confederazione piccole medie industrie e imprese italiane, relativo al Contratto nazionale dei dipendenti di agenzia. Il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, che ritiene queste sigle non rappresentative, chiede un intervento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Megale è molto duro nel criticare la firma del contratto, avvenuta tra Sna e quelli che definisce "sindacati minoritari e di comodo aderenti a Confsal". 

Secondo Megale sarebbe "un vero e proprio contratto truffa che riduce, peggiorando, le condizioni economiche, normative, riducendo tutele e diritti. In queste agenzie, dove lavorano due o tre persone e nelle quali già oggi l'articolo 18 non è applicato, si realizza un contratto che opera un vero e proprio dumping sociale". Claudio Demozzi, numero uno di Sna, ha invece difeso il nuovo accordo sottolineando che "le sigle firmatarie hanno dimostrato di conoscere profondamente la realtà delle nostre agenzie e hanno proposto una formulazione normativa che permette agli agenti di contare su questa nuova figura professionale, mantenendo invariato il livello di tutela e i diritti acquisiti dei dipendenti, offrendo tra l'altro nuovi sbocchi occupazionali".

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