Anapa, no all’aumento delle tasse sulle polizze infortuni con conducente
L’associazione ieri ha inviato una lettera formale ai ministeri competenti per chiedere la cancellazione dell’emendamento che introdurrebbe questa tassazione extra
28/11/2025
Anapa Rete ImpresAgenzia in una nota esprime la propria “ferma contrarietà” all’emendamento alla manovra di bilancio che prevede l’aumento della tassazione sulle polizze infortuni con conducente dal 2,50% al 12,50%, accompagnato, secondo le notizie che trapelano in questi giorni, dal recupero degli arretrati dell’imposta non versata.
Secondo l’associazione, una misura di questo tipo determinerebbe “un incremento automatico e ingiustificato dei premi interamente a carico dei cittadini, senza alcun miglioramento delle coperture, senza alcun beneficio sociale e con effetti potenzialmente devastanti sulla diffusione delle tutele assicurative”.
Per il presidente di Anapa, Vincenzo Cirasola, le polizze infortuni rappresentano “una protezione fondamentale per le aziende e le famiglie italiane”. Aumentarne la tassazione significherebbe “colpire direttamente imprese e cittadini e indebolire ulteriormente la cultura della prevenzione”. Questa misura, secondo Cirasola, “non ha alcuna ragionevolezza tecnica né sociale: danneggia esclusivamente i clienti, che sono il patrimonio più prezioso di noi agenti e dell'intero sistema assicurativo. Per questo Anapa chiede con forza che l'emendamento venga immediatamente ritirato"
Anapa ieri ha scritto una lettera formale, inviata ai ministeri competenti, con la quale chiede la cancellazione dell'emendamento, evidenziando come esso sia “in contrasto con l'obiettivo – più volte richiamato dalle Istituzioni – di sostenere la sicurezza economica delle famiglie e contrastare la sottoassicurazione”.
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