Formazione e cambiamento, un effetto domino
Il processo di acquisizione di competenze rappresenta uno dei pilastri della crescita personale e professionale, ma è anche un’esperienza emotivamente coinvolgente, capace di suscitare sentimenti come gioia, frustrazione, sorpresa, soddisfazione e, persino, paura
Approcciarsi alla professione d’intermediario assicurativo in modo consapevole e preparato è la base per avere successo. Oltre agli aspetti lavorativi, la formazione è utile anche per la crescita personale, offrendo l’opportunità di confrontarsi con gli altri, sviluppare la propria personalità e scoprire i propri talenti. La nostra vita è fatta di attimi e di emozioni, alcune sono collegate a una data ben precisa che segna l’inizio del proprio cambiamento: un amore, una trasformazione lavorativa, un evento.
Questa data rimarrà fissata nella nostra mente per sempre. Nel 2001 mi dovevo approcciare a un difficile cambio societario, una situazione familiare complicata e le difficoltà sembravano avere la meglio. La vita è fatta di attimi e alcuni attimi fanno un rumore assordante: quello fu per me il mio attimo assordante. La mia data, fissata indelebilmente nella mente, è quel 2001 e rappresenta il mio primo corso di formazione con uno dei più grandi formatori americani al mondo.
Un viaggio tra apprendimento e sentimenti
La formazione, intesa come processo di acquisizione di conoscenze, competenze e abilità, rappresenta uno dei pilastri fondamentali della crescita personale e professionale di ogni individuo. Ma al di là degli aspetti puramente tecnici e didattici, la formazione è anche un’esperienza emotivamente intensa, capace di suscitare un ventaglio di sentimenti che vanno dalla gioia alla frustrazione, dalla motivazione alla paura. La formazione influisce sulle emozioni, e dobbiamo essere capaci di gestire al meglio le sensazioni per trarne il massimo beneficio.
Non a caso, le emozioni giocano un ruolo cruciale nel processo di apprendimento. Studi neuro scientifici hanno dimostrato che le emozioni positive, come la curiosità, l’entusiasmo e la soddisfazione, favoriscono la memorizzazione e l’assimilazione di nuove informazioni. Quando ci sentiamo motivati e coinvolti, il cervello rilascia neurotrasmettitori come la dopamina, che rafforzano le connessioni neurali e rendono più efficace l’apprendimento.
Al contrario, emozioni negative come la paura, l’ansia o la frustrazione possono ostacolare il processo, creando blocchi mentali e riducendo la capacità di concentrazione. Per questo motivo, un ambiente di formazione positivo, stimolante e suppletivo è fondamentale per favorire un’esperienza di apprendimento serena e produttiva.
Le emozioni durante il percorso formativo
Durante un percorso di formazione, le emozioni possono variare notevolmente a seconda delle circostanze, delle caratteristiche dell’individuo, del contesto e soprattutto dello stato d’animo di quel momento specifico della nostra esistenza. Ecco quali possono essere le reazioni più comuni:
- Entusiasmo e motivazione: quando si inizia un nuovo corso o si affronta un argomento interessante, è facile sentirsi pieni di energia e desiderosi di imparare. Questa fase è spesso caratterizzata da entusiasmo e curiosità.
- Sorpresa e stupore: scoprire nuove idee o metodi può suscitare meraviglia e interesse, alimentando la voglia di approfondire.
- Frustrazione e insicurezza: incontrare difficoltà o non riuscire subito a comprendere un concetto può generare insicurezza, ansia o frustrazione. Questi sentimenti sono normali e fanno parte del processo di crescita, ma è importante saperli gestire.
- Soddisfazione e orgoglio: raggiungere un obiettivo, superare un esame o acquisire una nuova competenza può portare grande soddisfazione e rafforzare l’autostima.
- Stress e ansia: scadenze, valutazioni o ambienti poco accoglienti possono generare stress, che se non gestito può compromettere l’apprendimento.
Competenze, opportunità, inclusione sociale
La formazione è estremamente utile per i giovani soprattutto per coloro che vogliano iniziare l’attività di intermediario assicurativo, per i seguenti motivi:
- Acquisizione di competenze: la formazione permette ai giovani di sviluppare conoscenze teoriche e abilità pratiche necessarie per affrontare il mondo del lavoro o proseguire gli studi. Questo include competenze tecniche, digitali, linguistiche e relazionali.
- Accesso a migliori opportunità lavorative: una buona formazione aumenta le possibilità di trovare un lavoro qualificato e ben retribuito. Le aziende e soprattutto le agenzie di assicurazioni cercano persone preparate e capaci di adattarsi ai cambiamenti.
- Crescita personale: la formazione aiuta a costruire l’autostima, la disciplina, la capacità di lavorare in gruppo e la gestione del tempo. Insegna a pensare in modo critico, a risolvere problemi e a prendere decisioni. Questo punto lo reputo fondamentale.
- Adattamento al cambiamento: viviamo in una società in continua evoluzione. La formazione prepara i giovani ad affrontare i cambiamenti tecnologici, economici e sociali, rendendoli più flessibili e resilienti.
- Prevenzione dell’esclusione sociale: la formazione riduce il rischio di marginalizzazione, povertà e disoccupazione, offrendo ai giovani gli strumenti per costruirsi un futuro radioso.
Crescita personale: l'effetto palla da biliardo
Dicono sia sufficiente iniziare la giornata con una nuova attitudine per mettere in moto un meccanismo circolare di profezia positiva che genererà altri eventi positivi fino alla fine della nostra giornata. Nel biliardo, una sola palla, se colpita bene, può farne muovere molte altre. Allo stesso modo, un essere umano formato, motivato e consapevole può influenzare positivamente chi lo circonda: amici, familiari, colleghi di lavoro. Il suo comportamento, le sue idee e la sua voglia di migliorarsi possono diventare un esempio da seguire.
Questa reazione a catena è uno degli aspetti più potenti della formazione. Non si tratta solo di un vantaggio personale, ma di un contributo alla crescita della comunità. Quando più persone sono formate e ispirate, il cambiamento può coinvolgere un intero gruppo sociale, proprio come nel biliardo le palle continuano a muoversi una dopo l’altra.
Decidere del proprio futuro in autonomia
In conclusione, investire nella formazione dei giovani significa dare il via a un effetto positivo che può espandersi in tutta la società. Come nel gioco del biliardo, un solo colpo ben dato può generare un grande movimento. Formarsi è come remare contro corrente: se smetti torni indietro.
Oggi, alla soglia dei 60 anni, ho capito che la formazione non è un percorso a termine che può iniziare in qualsiasi momento della nostra vita, non importa se siamo giovani o meno giovani, se abbiamo tanta o poca esperienza, l’importante è non interromperla mai, perché come nella vita c’è sempre qualcosa da imparare e migliorare.
La formazione è un bene prezioso: investire in formazione consente di avere un passe-partout per accedere a un numero maggiore di scelte e avere una migliore capacità di affrontare le sfide della vita, con la consapevolezza di poter dire: “decido io del mio futuro”.
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