Preventivass: Sna, la risposta del Governo non è adeguata
Nella replica all'interrogazione parlamentare presentata a febbraio dagli onorevoli Andrea de Bertoldi e Tommaso Foti, il sottosegretario Massimo Bitonci non ha soddisfatto le attese degli agenti di assicurazione
Sna è insoddisfatto della risposta data dal Governo all'interrogazione parlamentare presentata dagli onorevoli Andrea de Bertoldi e Tommaso Foti (Fratelli d'Italia) sul tema del Regolamento Ivass 51 (Preventivass), impugnato dal sindacato e dichiarato parzialmente illegittimo dal Tar del Lazio.
Nella risposta all'interrogazione presentata a febbraio, fa sapere Sna in una nota, il sottosegretario Massimo Bitonci (Lega), "non ha soddisfatto le attese di agenti, consumatori e imprese assicuratrici cioè dei soggetti destinatari delle norme impugnate", che nelle scorse settimane, fa sapere il sindacato, "hanno manifestato all'Ivass e al ministero tutte le loro perplessità in ordine ai contenuti e all'applicabilità (o sarebbe meglio dire all'inapplicabilità) delle procedure obbligatorie previste dal regolatore delle assicurazioni".
Per il sottosegretario Bitonci, l'Ivass avrebbe dichiarato di aver accolto tutte le istanze di Sna e di aver quindi modificato l'impostazione originaria del regolamento: affermazione smentita dai diretti interessati, come ricordato da De Bertoldi nella replica.
"Evidentemente - ha commentato il presidente di Sna, Claudio Demozzi - siamo di fronte a norme obbligatorie che non sono adeguate alla realtà distributiva nazionale e che impediscono a un'intera categoria professionale di rispettare l'impianto regolamentare vigente".
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